Mobilità docenti 2020: esito domanda online oggi, come controllare

Pubblicato il 29 Giugno 2020 alle 14:08
Aggiornato il: 17 Luglio 2020 alle 18:55
Autore: Daniele Sforza

Chi s’interroga sull’esito della domanda online per la mobilità docenti 2020 sappia che è oggi che bisogna controllare: ecco come fare.

Mobilità docenti 2020 esito domanda online
Mobilità docenti 2020: esito domanda online oggi, come controllare

Oggi lunedì 29 giugno 2020 è il giorno dell’esito della domanda online per la mobilità docenti 2020. Centinaia di migliaia di docenti che avevano fatto domanda di mobilità potranno finalmente conoscere la risposta relativa alla nuova sede. I bollettini ufficiali relativi alla mobilità per l’anno scolastico 2020-2021 saranno resi noti quest’oggi, dunque, al più tardi nel primo pomeriggio. Per conoscere l’agognata questione, sarà sufficiente accedere al portale del Miur Istanze Online, sebbene alcuni conoscono già la nuova sede di titolarità, tramite il SIDI. In ogni caso il bollettino ufficiale sarà diramato quest’oggi.

Mobilità docenti 2020: oggi le nuove sedi di lavoro

Le risposte di oggi riguarderanno sia i trasferimenti territoriali, sia i passaggi di cattedra e di ruolo. I docenti potranno entrare nel portale utilizzando le proprie credenziali. Se si accede al portale Istanze Online sul sito del Miur, bisognerà selezionare l’opzione Altri Servizi e quindi su Mobilità in Organico di diritto – Personale Docente: il percorso lo porterà a seguire la procedura legata alla domanda presentata, nonché il risultato conseguito.

Mobilità docenti 2020: le precedenze

Come ricorda OrizzonteScuola sono previste delle precedenze per la mobilità che possono utilizzare i docenti, e sono stabilite dall’articolo 13 del contratto sulla mobilità (2019-2022). Elenchiamo di seguito le precedenze come stabilite dalla normativa:

  • Disabilità e gravi motivi di salute;
  • Personale trasferito d’ufficio negli ultimi 8 anni che richiede il rientro nella scuola o nell’istituto di precedente titolarità;
  • Personale disabile e personale che ha bisogno di particolari cure continuative;
  • Caregiver che praticano assistenza al coniuge e al figlio con disabilità; oppure ricevono assistenza da parte del figlio referente unico al genitore con disabilità; o ancora effettuano assistenza da parte di chi esercita la tutela legale;
  • Personale trasferito d’ufficio negli ultimi 8 anni che chiede il rientro nel Comune di precedente titolarità;
  • Personale coniuge di militare o categoria equiparata;
  • Personale che ricopre cariche pubbliche nelle amministrazioni degli enti locali;
  • Personale che riprende servizio al termine dell’aspettativa sindacale.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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