Super pass vaccinati allo studio del Governo Draghi? Il punto sul dibattito

Pubblicato il 22 Novembre 2021 alle 08:00
Aggiornato il: 23 Novembre 2021 alle 09:50
Autore: Guglielmo Sano
Isolamento e quarantena: come funzionano negli altri paesi?

Super pass vaccinati allo studio del Governo Draghi? Il punto sul dibattito

Super pass vaccinati: mentre diversi paesi tornano in lockdown a causa della quarta ondata epidemica, anche l’Italia pensa a delle nuove contromisure rispetto all’aumento di contagi e ricoveri. Tra queste, oltre all’accelerazione sulle terze dosi, potrebbe comparire anche una certificazione verde a due velocità. A che punto è il dibattito sul tema?

Super pass vaccinati o obbligo vaccinale? Il punto sul dibattito

Super pass vaccinati: il timore di vedere anche l’Italia travolta dalla quarta ondata dell’epidemia di Covid sta crescendo insieme al numero dei contagi e dei ricoveri. Anche se i dati confortano le autorità politico-sanitarie in rapporto a quelli provenienti dal resto d’Europa, tutto lascia pensare che il Governo Draghi stia comunque valutando delle misure preventive. Tra queste perde quota la possibilità di introdurre l’obbligo vaccinale, d’altra parte, si fa sempre più spazio l’ipotesi di modificare le regole inerenti il Green pass.

In pratica, niente vaccino obbligatorio (almeno non per la generalità della popolazione, mentre sarà previsto con tutta probabilità – anche per quanto riguarda la dose booster – per alcune categorie, con personale sanitario, forze dell’ordine, dipendenti PA in cima alla lista) ma l’esecutivo potrebbe scegliere, forse già a dicembre, di “premiare” chi ha scelto di immunizzarsi e, al contempo, di “penalizzare” chi invece continua a evitare (senza giustificazione per motivi di salute, naturalmente) la somministrazione del composto anti-Covid.

In parallelo anticipo terze dosi e scadenza certificato

Super pass vaccinati: in pratica, nel corso di dicembre, potrebbe essere messa in campo una certificazione a “doppia velocità”. Ai vaccinati e ai guariti il Green pass consentirà di accedere a tutti gli aspetti più comuni della vita sociale (dunque, di accedere a ristoranti, cinema, palestre, stafi, di riunirsi per il cenone di Natale eccetera), a chi viene rilasciato il certificato a seguito di tampone, invece, si imporranno delle restrizioni più rigide (si pensa a parametrarle in base ai colori delle regioni).

In parallelo, altre due misure di contenimento della diffusione del coronavirus: innanzitutto, l’abbassamento a 5 mesi dell’intervallo tra seconda e terza dose e, probabilmente, anche una riduzione della validità del Green pass che potrebbe scadere dopo 9 mesi (nel Cts alcuni ritengono opportuno abbassarla, addirittura, a soli 6 mesi) e non dopo 12 come attualmente previsto.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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