Pensione nel 2023: ecco chi può andarci con le nuove regole

Pubblicato il 11 Dicembre 2022 alle 16:55 Autore: Guglielmo Sano
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Pensione nel 2023: ecco chi può andarci con le nuove regole

Pensione nel 2023: chi potrà uscire dal lavoro il prossimo anno considerando età anagrafica e anni di contributi versati? Una panoramica delle varie modalità di pensionamento a disposizione dei lavoratori alla luce delle modifiche che dovrebbero essere introdotte dalla Legge di Bilancio.

Pensione nel 2023: ecco chi può andarci con le nuove regole

Pensione nel 2023: chi potrà uscire dal lavoro il prossimo anno considerando età anagrafica e anni di contributi versati? Innanzitutto, i nati nel 1956 che matureranno il requisito anagrafico – pari a 67 anni – necessario per usufruire della pensione di vecchiaia nel corso dell’anno (bisognerà anche aver versato almeno 20 anni di contributi per sfruttare tale modalità di pensionamento).

Nel 2023 potranno andare uscire dal lavoro anche gli uomini nati tra il 1962 e il 1963 e le donne nate tra il 1963 e il 1964 se in possesso dei requisiti della pensione anticipata prevista dalla Legge Fornero (rispettivamente 42 o 41 anni di contributi versati a prescindere dall’età anagrafica). Sulla stessa linea anche alcuni particolari tipologie di lavoratori – disoccupati, invalidi al 74%, caregiver, che svolgono mansioni gravose e usuranti – nati tra il 1965 e il 1967 potrebbero andare in pensione nel corso del 2023 se hanno versato almeno 41 anni di contributi, con almeno un anno versato prima del compimento dei 18 anni.

Quota 103, Ape Social, Opzione donna: chi può sfruttarle?

Pensione nel 2023: con la Legge di Bilancio confermata ancora una volta l’Ape Social. Tale modalità di prepensionamento permetterà l’uscita anticipata dal lavoro nel corso dell’anno a chi è nato nel 1960: fondamentale è anche in questo caso appartenere a particolari categorie di lavoratori (disoccupati, caregiver, invalidi al 74%, che svolgono mansioni gravose o usuranti con almeno 36 anni di contributi).

In manovra anche una nuova conferma per Opzione Donna: dovrebbe essere confermata la soglia dei 60 anni per poterla sfruttare, quindi, il prepensionamento dovrebbe riguardare le lavoratrici nate nel 1962 disoccupate, caregiver o disabili. Infine, la Finanziaria introduce Quota 103 modalità di prepensionamento dedicata a chi ha 62 anni (61 anni e 7 mesi per chi ha svolto mansioni usuranti/notturne) e ha versato 41 anni di contributi: con tale modalità potrebbero andare in pensione nel corso dell’anno i nati tra il 1961 e il 1962.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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