Mutuo 2024: passaggio da variabile a tasso fisso? Come si fa

Pubblicato il 3 Dicembre 2023 alle 19:37
Aggiornato il: 13 Dicembre 2023 alle 15:33
Autore: Guglielmo Sano
Mutuo 2024: passaggio da variabile a tasso fisso? Come si fa

Mutuo 2024: passaggio da variabile a tasso fisso? Come si fa

Mutuo 2024: il continuo rialzo dei tassi di interesse operato dalla BCE nell’ultimo anno ha portato il costo dei mutui alle stelle. Colpiti dall’impennata delle rate, in particolare, i piani di ammortamento a tasso variabile. Per questo molti consumatori sono tornati a interessarsi alla possibilità di passare al tasso fisso. Uno sguardo veloce alle informazioni più importanti sugli strumenti a disposizione: chi può utilizzarli, come ed entro quando.

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Mutuo 2024: passaggio da variabile a tasso fisso?

Mutuo 2024: è stato un anno terribile per chi ha in corso un piano di ammortamento a tasso variabile. La politica anti-inflazione praticata dalla BCE – il continuo rialzo dei tassi di interesse – ha portato a un’impennata del costo dei mutui. A essere colpiti maggiormente i piani a tasso variabile che, appunto, sono indicizzati all’andamento del prezzo del denaro.

Ora la Banca Centrale Europea ha decretato uno stop ai rialzi qualche settimana fa, come la Fed. Tra le conseguenze vi è stata la ripresa delle prospettive di crescita della Borsa, dagli indici europei a quelli americani, come il Nasdaq 100. La rata mensile del mutuo a tasso variabile, tuttavia, resta comunque una spina nel fianco per molti risparmiatori. Per questo motivo è cresciuto l’interesse rispetto alle possibilità di passare dal tasso variabile a quello fisso.

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In cosa consiste la rinegoziazione?

Mutuo 2024: al di là della surroga, strumento che è sempre possibile utilizzare, nella Legge di Bilancio 2023 viene offerta anche un’altra opzione (fino al 31 dicembre 2023). Si tratta di una rinegoziazione del mutuo a tasso variabile: la misura concede la possibilità di cambiare le condizioni del proprio piano a partire proprio dal tipo di tasso. Dunque, è possibile passare dal variabile al fisso se il mutuo rientra in determinati paletti.

Finanziamento fino a 200mila euro, Isee entro i 35mila euro, essere in regola con i pagamenti delle rate. Se si rispettano tali requisiti si potrà applicare il tasso fisso al proprio piano (con la surroga, invece, bisogna trasferire il mutuo a un’altra banca). Il tasso fisso sarà quello inferiore tra il tasso di interesse a 10 anni e il tasso di interesse in base alla durata residua del mutuo (esempio: si paga da 5 anni un mutuo di 30 anni, il riferimento è l’Irs a 25 anni). Quindi, a questo valore si applicherà lo spread previsto dal contratto. Per capire meglio: si ponga il caso di un Irs a 10 anni pari al 2,90% e di un Irs a 25 anni pari al 2,80%; la scelta ricadrà su quest’ultimo: al 2,80% si dovrà aggiungere il tasso di spread; ponendo che sia l’1%, quindi, si andrà a bloccare la rata su un tasso d’interesse pari al 3,80%.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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