Assegno inclusione 2024: sospensione dopo pochi mesi? A cosa stare attenti

Pubblicato il 17 Gennaio 2024 alle 16:31
Aggiornato il: 20 Gennaio 2024 alle 16:32
Autore: Guglielmo Sano
Assegno inclusione 2024

Assegno inclusione 2024: sospensione dopo pochi mesi? A cosa stare attenti

Assegno inclusione 2024: si avvicina il primo pagamento del sostegno che sostituisce il Reddito di Cittadinanza, insieme al Supporto Formazione Lavoro. È importante rispettare alcune regole, che non erano previste per vedersi erogare l’RdC, per non incorrere nella sospensione del beneficio nel giro di pochi mesi. Uno sguardo alle informazioni più importanti da tenere a mente su questo versante.

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Assegno inclusione 2024: prime erogazioni al via

Assegno inclusione 2024: primi pagamenti in arrivo per il sostegno economico che, insieme al Supporto Formazione Lavoro, sostituisce il Reddito di Cittadinanza. Infatti, per chi ha effettuato la domanda entro la prima settimana di gennaio le erogazioni partiranno da giorno 26 mentre chi ha inoltrato la domanda successivamente dovrà aspettare almeno metà febbraio per ricevere il primo assegno. Comincia, quindi, l’epoca post-RdC: se la platea dei beneficiari dell’AdI è pressoché sovrapponibile, non sono uguali le regole in base alle quali i due sussidi sono erogati. In pratica, gli ex percettori del Reddito dovranno fare attenzione a rispettare alcuni passaggi, non previsti per ricevere il vecchio sussidio, per non vedersi sospendere l’Assegno dopo pochi mesi.

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A cosa stare attenti per evitare la revoca

Assegno inclusione 2024: per ricevere il Reddito di Cittadinanza, in breve, al beneficiario veniva richiesto di aspettare la chiamata del Centro per l’Impiego di riferimento in caso di opportunità formative o di reinserimento lavorativo (la cosiddetta Fase 2 mai realmente decollata). Invece, per vedersi erogare l’Assegno di inclusione bisognerà svolgere alcune attività. Innanzitutto, la sottoscrizione del PAD, il Patto di Attivazione Digitale. Entro 120 giorni dalla sottoscrizione del PAD si riceverà una convocazione dai Servizi Sociali che definiranno il percorso di formazione e reinserimento lavorativo più adatto per il beneficiario.

Tuttavia, i servizi sociali potrebbero ritardare tale convocazione oltre i 120 giorni, di fatto, facendo scattare la sospensione dell’Assegno. Dunque, per i beneficiari meglio fare attenzione a tale scadenza ed eventualmente recarsi di propria iniziativa presso gli uffici del Servizio Sociale del proprio Comune se la convocazione non arriva dopo due mesi, due mesi e mezzo. Detto ciò, si parla di sospensione non di decadimento in tal caso: le erogazioni, in sostanza, riprendono dopo la valutazione dei servizi sociali.

Il beneficio decade immediatamente e senza appello, però, se il nucleo familiare beneficiario non si presenta alla convocazione dei servizi sociali. Dopo questo passaggio, tra l’altro, per continuare a vedersi erogare l’Assegno inclusione 2024 i membri “non attivabili” del nucleo familiare beneficiario dovranno presentarsi ogni 90 giorni ai servizi sociali mentre quelli “attivabili” al Centro per l’Impiego dove hanno sottoscritto il PAD per aggiornare la propria posizione.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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