Dichiarazione redditi 2024: si presenta in ritardo? Scadenze e sanzioni (aggiornamento 21 FEBBRAIO)

Pubblicato il 21 Febbraio 2024 alle 07:05 Autore: Guglielmo Sano

Dichiarazione redditi 2024: mentre sta per iniziare la nuova stagione dichiarativa si avvicina il termine per l’invio tardivo dei modelli 2023

Dichiarazione redditi 2024

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Dichiarazione redditi 2024: mentre sta per iniziare la nuova stagione dichiarativa si avvicina il termine per l’invio tardivo dei modelli 2023. Dichiarazione redditi 2024: ormai prossima l’apertura della nuova stagione dichiarativa. Intanto, però, sta per scadere il tempo per mettersi al passo con la presentazione della dichiarazione dei redditi 2023. Una panoramica veloce sui termini previsti per inoltrarla senza incorrere in pesanti sanzioni.

Dichiarazione redditi 2024: le scadenze da tenere a mente

Dichiarazione redditi 2024: ormai prossima l’apertura della nuova stagione dichiarativa. Intanto, però, sta per scadere il tempo per mettersi al passo con la presentazione della dichiarazione dei redditi 2023. In breve, ultima chiamata fissata al 28 febbraio 2024 per inviare modello 730 e modello Redditi che si riferiscono al 2022. Solo inviando entro 90 giorni dalla scadenza ultima, infatti, non rischia di essere sanzionati per omessa dichiarazione e si può usufruire del ravvedimento operoso (per cui è possibile regolarizzare la propria posizione con l’applicazione di una lieve sanzione, 25 euro, un decimo della sanzione ordinaria).

Cosa succede se si presenta in ritardo?

Dichiarazione redditi 2024: oltre il termine del 28 febbraio, invece, cioè oltre i 90 giorni dalla scadenza ultima per l’invio, la dichiarazione risulterà omessa. Dunque, non si potrà usufruire del versamento della sanzione ridotta ma si dovrà pagare una multa di importo variabile a seconda del valore dell’imposta non versata entro i termini previsti.

Nello specifico, se il valore dell’imposta non versata entro i termini ordinari è pari a un minimo di 200 euro la sanzione varierà in base all’importo dal 60% al 120% (la sanzione viene applicata però anche se non sono dovute imposte: in tal caso si paga una multa di importo compreso tra 150 e 500 euro). Da precisare poi che sono ancora maggiori le sanzioni applicate in caso di dichiarazioni omesse e non trasmesse: in tal evenienza, se l’imposta dovuta è pari a un minimo di 250 euro la sanzione si muoverà tra il 120% e il 240% del suo valore totale. Sanzione salata anche se non sono dovute imposte: la multa ha un valore variabile tra 250 e 1.000 euro.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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