Assegno unico luglio 2025: quando verrà pagato? Le date
Assegno unico luglio 2025: quando verrà pagato? Le date
Assegno unico luglio 2025: quando verrà pagato il sussidio economico destinato alle famiglie con figli? Come di consueto previste due fasi per il pagamento. Una per i già beneficiari (che non hanno comunicato variazioni del nucleo familiare – potrebbero incidere sull’importo). Un’altra per chi deve ricevere la prima rata in assoluto. Uno sguardo veloce al calendario delle erogazioni.
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Quando verrà pagato l’assegno unico a luglio 2025
Assegno unico luglio 2025: per quando è previsto il pagamento del sussidio economico destinato alle famiglie con figli? Come di consueto, anche per questo mese il pagamento sarà scaglionato in due fasi. Tra il 15 e il 18 luglio cominceranno le erogazioni per i già beneficiari del sostegno, cioè per chi deve ricevere dalla seconda rata in poi. Inoltre, entro lo stesso giorno verranno accreditati anche eventuali conguagli, sia a credito che a debito.
Giusto una settimana dopo, alla fine del mese, più nello specifico entro il 28 luglio dovrebbero partire le erogazioni delle prime rate in assoluto ma anche i versamenti per coloro che hanno recentemente comunicato delle variazioni di reddito o numerosità/composizione del nucleo familiare (ovvero variazioni che danno luogo a un cambiamento dell’importo).
Cosa succede se non si presenta l’Isee entro il 30 giugno?
Assegno unico luglio 2025: per i beneficiari è fondamentale ricordare la scadenza del 30 giugno. Si tratta del termine ultimo fissato per l’inoltro all’Inps delle DSU aggiornate. La dichiarazione sostitutiva unica è fondamentale per parametrare correttamente l’importo da erogare. In assenza dell’aggiornamento entro il 28 febbraio di ogni anno i beneficiari ricevono l’importo minimo – pari a circa 57,50 euro per figlio – che potrebbe essere anche di molto inferiore a quello effettivamente spettante.
D’altra parte, se la Dsu viene inoltrata all’Inps entro il 30 giugno, con il primo assegno utile, quello di luglio appunto, dovrebbero arriveranno anche gli arretrati per i mesi di marzo, aprile e maggio. Se si salta la scadenza del 30 giugno, invece, si continuerà ia ricevere l’importo minimo tabellare. Almeno fino a quando non si procederà all’aggiornamento. A quel punto l’importo tornerà a essere quello effettivamente spettante ma senza aggiornamento entro giugno si perde il diritto agli arretrati.
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