Perché la Germania deve ringraziare l’Euro

Pubblicato il 16 Agosto 2012 alle 11:54 Autore: L Undici
Angela Merkel

Ho sentito recentemente una frase molto saggia detta da un economista durante un dibattito in televisione: non si può puntare ad una crescita infinita quando il mondo, e quindi le risorse di cui disponiamo, sono finite! Il ridimensionamento a tutti i livelli è evidente e questo ci regala deflazione. Non lasciamoci ingannare dalle notizie riportate dai mass media sui dati dell’inflazione: quel 3% degli ultimi mesi è dovuto interamente all’aumento del prezzo delle materie prime, petrolio in primis. A causa della continua speculazione di stampo bancario/finanziario, che, dopo i mercati azionari ed il marcato immobiliare, si è spostato e ha preso di mira il mercato delle commodities(basti vedere grafici dei metalli e dei beni di prima necessità quali grano, zucchero e compagnia bella).

illusionismo e crescita

La crescita infinita, fondata sul debito facile, è stata una chimera

La ricetta per la crescita in periodi di deflazione non deve essere basata esclusivamente sul rigore! La Germania deve aprirsi assolutamente agli Eurobond, che siano stability oppure union bonds; deve aprirsi ad un accordo per ampliare i poteri della BCE. Io sono convinto che i problemi non si risolvano stampando moneta “a go go”, come è stato fatto altrove. Un proverbio afferma che puoi portare il cavallo all’abbeveratoio, ma non puoi forzarlo a bere. Se il mondo circostante può adottare tutte le strategie possibili perché ha i mezzi per farlo, io non posso pensare di sopravvivere senza avere gli stessi identici strumenti in mano. Soccomberei senza ombra di dubbio.

In questi giorni si parla moltissimo di crisi del sistema bancario spagnolo, con banche che necessitano, secondo diversi studi, di almeno 100 miliardi di Euro. Troppi per pensare che lo stato spagnolo possa farcela da solo, senza andare incontro ad una crisi uguale a quella greca. Sono forse troppi anche per il fondo EFSF o per l’ESM, che, pronti via, si vedrebbe subito senza una bella fetta di risorse. Risorse che, ricordo, devono essere versate da ogni singolo Stato in proporzione alla partecipazione al fondo stesso. E che quindi indebolirebbero ancora più gli Stati in difficoltà. Se la BCE potesse diventare anch’essa lender of last resort, ovvero prestatrice di ultima istanza, il mondo esterno percepirebbe come molto meno pericolosa la situazione, avendo un garante così forte, e si placherebbe finalmente quella tensione sui mercati, aiutando, e non di poco, la situazione finanziaria dei paesi periferici in grossa empasse.

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L'autore: L Undici

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