Prometeo e la classe dirigente ucraina

Pubblicato il 24 Ottobre 2012 alle 18:06 Autore: Marco Residori
classe dirigente ucraina

E i Prometeo ucraini? Essi, a differenza dell’abile eroe accorso in soccorso agli uomini, hanno attualizzato il loro modo di affrontare le autorità divino-tradizionali. Se Prometeo, dopo essere ricorso ad un sagace stratagemma capace di deviare la scelta divina, ingannò gli dei offrendo loro la razione di bue meno ricca, i nostri Prometeo, cambiati i tempi, hanno impugnato le loro penne e, mettendosi a servizio della parte di popolo oppressa dalle semi-divinità, hanno denunciato gli abusi che queste compivano. Esiste però una comunanza tra il Prometeo di ieri e quelli di oggi: la pena inflitta loro. Prometeo, morto nel Caucaso, impalato ad una colonna con un’aquila che gli squarciava il petto e gli dilaniava il fegato, ricrescentegli durante la notte ed assicurantegli quindi sofferenza eterna; i Prometeo ucraini uccisi, nelle circostanze più disparate, da sicari a colpi di pistola o impiccati in remoti edifici in remote aree del territorio nazionale. Dodici sono stati infatti gli omicidi di giornalisti negli ultimi quindici anni, iniziati a ridosso del crollo dell’Unione Sovietica e terminati, si spera definitivamente, nel 2010. Uno all’anno dal 1995 al 2004, due nel 1997 e nel 2001, uno nel 2010. Volodymyr Ivanov, Ihor Hrushetsky, Petro Shevchenko, Borys Derevyanko, Ihor Bondar, Georgiy Gongadze, Oleh Breus, Ihor Oleksandrov, Mykhailo Kolomiets, Volodymyr Karachevtsev, Yuriy Chechyk, Vasyl Klymentyev. Liberarli, così come succede nell’opera di Shelley Prometeo liberato, non sarà più possibile. Realizzare il tipo di società prometea, alla quale essi hanno sacrificato la propria vita, sarà possibile solo se, proprio come succede a Prometeo, il popolo sarà disposto a detronizzare Zeus, ribellandosi e assicurando così un suo rovesciamento. Il primo passo, per un popolo possidente la sola speranza, potrebbe essere il mettere a tacere le varie Pandora che, attraverso le loro colpevoli negazioni, contribuiscono alla longevità del potere degli Zeus. Fatto ciò, il cammino sarà sicuramente in discesa, gli Zeus più isolati, e la loro detronalizzazione più vicina.

L'autore: Marco Residori

Marco Residori, studente presso il corso di laurea "Mass media e Politica" della facoltà di Scienze politiche "Roberto Ruffilli" (unibo), nato nel 1988 e cresciuto a Milano. Aree di interesse/ricerca: sociologia dei consumi culturali e comunicativi, zone di frontiera tra ue-nuova europa (nuove russie e balcani) attualmente vive in Ukraina. Il suo blog personale è "Crossbordering"
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