Termometro sportivo: guida all’ottava giornata

Pubblicato il 20 Ottobre 2012 alle 14:05 Autore: Fabio Maneri

La sosta per le nazionali ha portato un po’ di respiro per le squadre di Serie A. Gli azzurri hanno battuto, con qualche difficoltà, l’Armenia e la Danimarca, allungando in testa al proprio girone con 4 punti di vantaggio sulla Bulgaria e 5 sulla Repubblica Ceca (che ha giocato una partita in meno). Tutto secondo previsioni, dunque. I giocatori tornano alle proprie squadre di club e si può fare un bilancio del doppio impegno in vista del mondiale Brasile 2014. Bilancio che vede nella Roma la squadra in cui militano più giocatori andati in rete in questo doppio impegno, con 4 gol siglati da tre diversi giocatori (2 De Rossi, 1 Osvaldo e 1 Pjanic, tre che, peraltro, non hanno giocato l’ultima di campionato contro l’Atalanta). Dietro la Lazio, con due reti del solito Klose, e la Juve, con i gol di Pirlo in Armenia e Bendtner contro la Bulgaria. Infine, con una rete a testa, Milan (Montolivo), Torino (Glik) e Napoli (Hamsik).

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Ma, dicevamo, torna il campionato e l’ottava giornata ricomincia col botto. A Torino, nell’anticipo delle 18.00 del sabato, si sfidano le due capolista. I bianconeri, forti dell’imbattibilità casalinga da quando giocano allo Juventus Stadium, vogliono proseguire la marcia verso quello che sarebbe il secondo trionfo consecutivo. Il Napoli, unica squadra nell’ultima stagione a riuscire a sconfiggere la Juventus nella finale di Coppa Italia dello scorso Maggio (0-2 con reti di Cavani e Hamsik), vuole giocarsela fino in fondo. Siamo ancora alla settima giornata, ma il lungo cammino rischia di vedere queste due squadre in lotta solitaria fino alla fine. L’anno scorso finì 3-0 per la Juve, con reti di Vucinic, Vidal e Quagliarella. L’ultima vittoria del Napoli è del 2009-2010, quando, sul risultato di 2-0 per la Juve con Trezeguet e Giovinco, salì in cattedra Hamsik, autore di una doppietta intervallata da un gol dell’argentino Datolo, che portò al risultato finale di 2-3.

Ma è questo l’anno che conta, per un Napoli che vuole ritornare a giocarsi quel qualcosa che ogni tifoso azzurro non pronuncerà mai per scaramanzia. E per farlo deve andare a Torino a dimostrare di potersela giocare alla pari. Se si guardano le statistiche di quest’anno, la Juve appare ancora superiore: l’unica classifica che vede in vantaggio il Napoli è quella del minor numero di gol subiti (i bianconeri ne hanno subito uno in più). Per il resto la Juventus ha un miglior attacco (16 reti a 13), maggior possesso palla (media del 60% per i bianconeri, 52 per i biancazzurri, ma qui è evidentemente diverso il tipo di gioco delle due squadre), maggiore pericolosità offensiva (media di 17 tiri a partita per la Juve, poco più di 12 per il Napoli) e passaggi riusciti (anche qui, Juve prima con una media del 73%, Napoli solo decimo con il 64,5%). Ma, in fondo, conta solo quello che le due squadre riusciranno a fare in campo sabato.

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