Toscana al voto: molte certezze e qualche (possibile) sorpresa

Pubblicato il 20 Febbraio 2013 alle 11:13 Autore: Dario Cafiero

La Toscana, regione che non dovrebbe riservare grosse sorprese nella prossima tornata elettorale, ha comunque alcune situazioni di possibili battaglie sul filo dei voti.

Data per assodata la vittoria della coalizione di centrosinistra (sarà comunque interessante confrontare il dato con quello del 2008, anche se SeL è certamente più strutturata territorialmente rispetto all’Idv di allora), è comunque da verificare l’impatto – deflagrante – che la vicenda Monte dei Paschi avrà a livello locale e, allo stesso modo, la ricaduta del progressivo allontanamento di Renzi dall’arena politica nazionale.

Sarà certamente interessante vedere la seconda posizione per il ramo del Parlamento che pare in bilico. Con un Pdl toscano che a livello amministrativo si è frantumato (sono numerosi i consiglieri comunali o provinciali passati in quasi tutte le altre formazioni vicine, da Fratelli d’Italia all’Udc), potrebbe verificarsi una “battaglia” sul filo dei voti con il Movimento 5 Stelle, forte di un buon risultato nei comuni (a Lucca e Pistoia, ad esempio, superò abbondantemente la doppia cifra) nelle amministrative 2012. Un’ipotesi difficile, ma da non escludere.

Pare più distanziata invece la Scelta Civica di Monti, anche se sul risultato pende da un lato lo storico scarso appeal regionale dell’Udc, ma dall’altro c’è da considerare anche la possibile fuoriuscita di qualche democratico rimasto scottato dall’andamento delle primarie di novembre-dicembre 2012, che potrebbe fatto un ulteriore passo verso destra.

Difficile ma non impossibile per Rivoluzione Civile il superamento di quell’8% necessario per avere accesso alla ripartizione dei senatori. Discorso simile per quanto riguarda la Camera, dove per il contributo toscano potrebbe essere determinante per il raggiungimento del 4% nazionale per Ingroia, risultato minimo per l’accesso. Fuori dai radar, invece, la possibilità di intercettare quale sarà il consenso di “Fare per fermare il declino” in Toscana.

Quel che è certo è che rispetto alle ultime votazioni politiche del 2008 sono quasi impensabili gli stessi risultati in termini di affluenza (quasi l’84%) e, in numeri assoluti, di coalizione (allora furono 1,2 milioni gli elettori per il centrosinistra, quasi 800mila per il centrodestra), visto il calo complessivo dei partecipanti ed il sicuro impatto del Movimento 5 Stelle e di Scelta Civica. In termini di affluenza è possibile ipotizzare risultati che si avvicinino a quelli delle europee 2009 (72%).

 

L'autore: Dario Cafiero

Laureato in Comunicazione politica all'Università di Firenze con una tesi sul linguaggio politico di Mario Monti prima delle elezioni politiche del 2013. Collabora con l'Unità e al Corriere Nazionale, ed alla campagna elettorale regionale 2010 per il candidato di centrosinistra. Dal 2011 all'ufficio stampa della giunta provinciale di Firenze. Appasionato di politica e giornalismo, ultimamente scopre (dal divano) il fantastico mondo del basket
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