Berlusconi: “Per ripartire no patrimoniale, sì Flat Tax”

Pubblicato il 4 Aprile 2020 alle 13:53 Autore: Riccardo Izzo

“Sono sicuro che l’Italia saprà rialzarsi, saprà ripartire”.

A dirlo è il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi che, ai microfoni di Radio101, traccia la strada da intraprendere per far fronte all’emergenza socio-economica attuale e futura: no alla patrimoniale, sì alle flat tax (tassa piatta ad aliquota unica) e al piano casa.

“Appena finita l’emergenza bisognerà dare vita a un grande piano di infrastrutture e un importante piano casa per fare ripartire diversi settori decisivi”, ha detto Berlusconi che chiede la sospensione del codice degli appalti e l’abolizione del regime delle autorizzazioni preventive così da semplicare l’iter burocratico.

E aggiunge: “Soprattutto per la ripresa nessuna patrimoniale, shock fiscale con la riduzione delle aliquote fiscali e una flat tax al 15%”.

Secondo l’ex Cav si deve “salvaguardare il tessuto produttivo del Paese, le aziende, i posti di lavoro e la possibilità di ripresa” e, perciò, lo Stato deve garantire prestiti “che le banche concederanno alle imprese, in modo che possano finanziarsi senza vincoli”.

Altra questione spinosa per lo Stato sarà occuparsi di tutte quelle persone che “si sono trovate improvvisamente senza nessun reddito e non sanno letteralmente di cosa vivere. Penso, perchè anche questa è una realtà, ai tanti che lavorano in nero nell’economia sommersa: non possono essere lasciati morire di fame. È – sottolinea Berlusconi – un tema che riguarda soprattutto il Sud, ma anche il Nord”.

Sul ruolo dell’Unione Europea, invece, l’ex premier (attualmente eurodeputato) è molto chiaro: “Se l’Europa questa volta non facesse la sua parte, allora sarebbe la fine dell’Europa che abbiamo sempre sognato, ma credo che non sarà così. Posso dire che l’Europa, con qualche ritardo, si sta muovendo”.

Interpellato, invece, sull’ipotesi di un governo di unità nazionale guidato dall’ex Presidente della BCE Mario Draghi, il leader degli azzurri dice: “Degli errori commessi si parlerà più avanti, ora si tratta di stringersi intorno alle istituzioni per battere il virus e fare uscire l’Italia da questo dramma”.