Partito Democratico cambiare per non morire
Il resto è storia di questi tempi: l’occasione di cambiare sul serio sprecata nelle primarie dello scorso novembre, la non vittoria nelle ultime elezioni, il siluramento di Prodi alla Presidenza della Repubblica, il governo insieme al Pdl.
E adesso? Per il Pd la scelta è dirimente e andrà fatta una volta per tutte durante il congresso d’autunno: o andare avanti su questa strada, tollerare le onnivore correnti, decretare la propria morte politica e la fuga degli elettori, oppure riprendere quel filo bruscamente spezzato nel 2008, affidandolo, questa volta, ad una nuova generazione, i cosiddetti “nativi democratici”, e soprattutto, ad un nuovo leader. Tutti sanno chi.