Il semipresidenzialismo in Europa: dove e come

Pubblicato il 5 Giugno 2013 alle 18:18 Autore: Redazione
intercettazioni

Chi guarda di buon occhio a questo modello, lo fa soprattutto per due motivi ben precisi: il Senato è eletto a livello locale da 150.000 grandi elettori, si rinnova ogni tre anni e non è determinante all’azione di governo (superamento del bicameralismo perfetto); la legge elettorale premia le forze più influenti del panorama politico, in forza del sistema maggioritario a doppio turno su 577 collegi uninominali (il numero dei seggi dell’Assemblea nazionale).

La classe politica del Belpaese sta tentando di riacquistare la fiducia dei cittadini-elettori, rispolverando la vecchia promessa della modifica costituzionale. Eppure – soprattutto a sinistra – c’è chi reputa la modifica della Carta come un tentativo di golpe istituzionale. Ce la farà Letta a portare avanti un progetto così impopolare tra le fila della sua parte politica, senza dover aspettare il parere dell’ennesima commissione di saggi?

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