USA, le primarie dei partiti minori

Pubblicato il 19 Maggio 2020 alle 07:00 Autore: Riccardo Izzo
USA, le primarie dei partiti minori

La situazione elettorale

Nel sistema elettorale americano la vita dei partiti “minori”ovvero quei partiti che è possibile vedere sulla scheda elettorale in pochi stati– non è una vita facile, a causa di leggi che cambiano da stato a stato e con un alto numero di requisiti. La California è lo stato con i requisiti più facilmente raggiungibili ,infatti la maggior parte dei partiti minori sono molto presenti in questo stato.

Quindi, non potendo essere presenti sulle schede elettorali in molti stati, essi possono far votare il loro candidato con il metodo del “write-in”, ovvero l’elettore stesso deve scrivere il nome del suo candidato senza che questo sia presente sulla scheda elettorale. Grazie a questo metodo è possibile ammorbidire questo enorme scoglio, ovviamente tutto ciò porta ad una loro minor popolarità e quindi anche a minor presenze sulle televisioni con una ridottissima raccolta fondi, dove la maggior parte delle convention vengono fatte online per la scarsità dei fondi.

Nonostante ciò questi partiti in alcuni momenti elettorali sono stati di grande importanza per i risultati elettorali o per i candidati che hanno avuto, come il Reform Party nato in seguito al risultato elettorale di Ross Perot che con le elezioni del 1992 drenò voti ai repubblicani facilitando la vittoria dei Democratici, oppure la popolarità del Partito Proibizionista nei primi del ‘900 e per passare per il Partito Indipendente Americano di George Wallace che nelle elezioni del 1968 riuscì a conquistare 5 stati nel sud –quelli che erano i più segregazionisti– anche nel loro piccolo e grazie anche al enorme carisma del loro candidato del momento o del momento storico che il paese attraversava hanno svolto sempre un ruolo di stupore e curiosità nella politica elettorale americana.
Anche questi partiti minori nel ultimo anno hanno svolto le loro primarie e quasi tutti hanno preparato il loro ticket per la presidenza, la particolarità di queste primarie è che in alcune di queste il risultato è ticket congiunto tra partiti, ovvero dove un candidato si candida per le primarie di più partiti per riuscire a superare sia le barriere elettorali che capitalizzare il numero di voti.

Ticket Socialist Party of the United States of America (SPUSA)

Il partito

Partito di inspirazione social-democratica, fondato nel 1973 come successore di una parte del Socialist Party of America (SPA). Denunciando il sistema capitalista e del comunismo autoritario che hanno portato solo alla perdita del controllo delle persone delle loro vite, esso si propone di creare una vera radicale democrazia dal basso che abbia al centro la vita delle persone e la cooperazione nei luoghi di lavoro e nelle comunità con una tutela del ambiente, propongono politiche di “Medicare for All” e una “free tax” per le università quindi politiche molto vicine a quelle del ex candidato alle primarie democratiche Bernie Sanders.

La nomination

Nel ottobre del 2019 Howie Hawkins ha vinto la nomination col 65% dei voti dei membri del partito, allo stesso tempo è anche il candidato del Green Party, questa è una strategia che proprio Hawkins ha deciso di adottare per unire tutta la sinistra indipendente sotto una unica candidatura, come ha dichiarato lui “noi vogliamo unire i molti contro i pochi “, candidatosi anche per la nomination del Party for Socialism and Liberation perdendole col 33% vinte da Gloria La Riva, la quale criticata proprio dallo stesso Hawkins per fare una “soft strategy” nei confronti di Bernie Sanders e di non volere una forte sinistra indipendente unita, grazie alla ormai certa vittoria di Hawkins delle primarie del Green Party si potrà trovare il loro ticket in quasi tutti gli stati .

Il ticket
Howie Hawkins

Howie Hawkins, candidato presidente

Howie Hawkins scelto per la presidenza è co-fondatore insieme a Mike Feinstein del Green Party, sindacalista e ambientalista ha corso per il senato, tre volte come governatore dello stato di New York ed una come sindaco di Syracuse nel 2017. Fu il primo candidato ad includere il “Green New Deal “nel suo programma quando correva per le elezioni governatoriali di New York nel 2014. Si è sempre battuto per cercare di costruire un “terzo partito” che potesse unire tutte le sinistre indipendenti contro i Repubblicani e Democratici rifiutando la strategia del partito nel partito come invece sta provando a fare Bernie Sander con il gruppo dei Democratici Socialisti al interno dei Democratici.

Angela Nicole Walker candidata alla vice presidenza

La candidata alla vice-presidenza è Angela Nicole Walker già candidata per la vice-presidenza nel 2016 per lo stesso partito ed attualmente affiliata al Green Party, anche lei sindacalista e attivista.

 

Ticket congiunto Party for Socialism and Liberation e Peace & Freedom Party

I movimenti

Questi due movimenti hanno fatto un ticket comune, entrambi i movimenti condividono sentimenti comuni come la distribuzione della ricchezza e l’uguaglianza ma si differenziano poiché il PSL è orientato più su una visione comunista del mondo rigettando completamente il capitalismo. Si prefigge inoltre per l’autodeterminazione dei popoli oppressi negli Stati Uniti. Mentre il Peace & Freedom Party è concentrato su posizioni pacifiste e contro la guerra poiché nato dalle organizzazioni di opposizione alla guerra in Vietnam, si prefigge di costruire un partito di massa socialista nel paese.

La nomination

Il ticket è nato dalla vittoria della nomination per il Party for Socialism and Liberation di Gloria La Riva per la presidenza vinte con il 67% voti attribuitogli da delegati scelti prima a livello statale dagli iscritti al partito, invece per la nomination del Peace & Freedom Party vinte sempre nella unica primaria che si tiene del partito in California col 75% dei voti e saranno presenti in 2 stati.

Il ticket

Gloria La Riva sulla sinistra, la candidata alla presidenza sulla destra Leonard Peltier candidato alla vice presidenza

Gloria La Riva nata Albuquerque, New Mexico, candidata alla presidenza è una attivista contro la guerra e sindacalista da sempre presente in questi due movimenti, inoltre molto legata alla comunità cubana-americana –fu investita del Cuba’s Friendship Medal nel 2010-. Pluricandidata sia alla presidenza che in altri innumerevoli uffici, infatti è stata candidata Governatrice della California e come Sindaco di San Diego sempre insieme al Party for Socialism and Liberation ed al Peace & Freedom Party, molto vicina al ideologia del governo di Chavez, nel 2019 si reca in Venezuela per documentare come i venezuelani hanno reagito hai blocchi USA e alle loro minacce militari.

Leonard Peltier invece è stato scelto come candidato alla vice-presidenza, nato nel 1944 nella riserva indiana di Turtle Mountain, fa parte del gruppo indigeno degli Anishnaabe, è un attivista per i diritti dei nativi americani. È un importante membro del American Indian Movementmovimento per l’affermazione dei diritti dei nativi americani-. Definitosi come prigioniere politico, è stato in carcere per 43 anni con l’accusa di aver sparato ed ucciso insieme da altri due attivisti del American Indian Movement, due agenti in borghese che entrarono nel ranch –dove venivano assistiti i residenti delle riserve indiane che avevano subito violenze da agenti di polizia- ma Pleiter pur condannato si dichiaro sempre innocente e come lui gli altri due attivisti.

 

Ticket congiunto Partito Proibizionista e Partito Indipendente Americano

I partiti

Il Partito Proibizionista è uno dei più antichi partiti americani, fu fondato nel 1869 sulla scia della diffusione del movimento per la temperanza, che sostenne la proibizione dell’uso di bevande contenenti alcol. Di stampo molto conservatore, perse la sua forza quando nel 1919 il governo degli Stati Uniti sotto la presidenza del democratico Woodrow Wilson impose il proibizionismo, dove veniva vietata la produzione, vendita e trasporto di alcolici” ratificandolo come il diciottesimo emendamento.

Partito Indipendente Americano anche egli di stampo conservatore, fondato nel 1967 nato come partito di appoggio alla corsa per la Casa Bianca del 1968 del famoso segregazionista e populista governatore del Alabama George Wallace, dove arrivo terzo col 13,5% dei voti –elezione vinta poi da Nixon– . Sono riusciti ad accedere per queste elezioni a 3 stati. Nel 2016 appoggio la campagna di Donald Trump per la corsa alla casa bianca.

La nomination

Tramite una convention via conference call nel agosto del 2019 sono stati scelti Phil Collins come candidato presidente e Billy Joe Parker come suo vice presidente, alla convention del partito sono stati votati simultaneamente il candidato presidente e vice presidente. Mentre per il partito indipendente americano ha vinto le primarie con il 32% dei voti battendo l’altro candidato favorito Rocky De La Fuente, che invece è riuscito a vincere la nomination del Alliance Party e del Reform Party.

Il ticket

Phil Collins candidato alla presidenza

Phil Collins per 21 nella marina americana, attualmente fa parte del nel consiglio cittadini Libertyvillepiccola cittadina del Illinois– fino ad ora non è mai riuscito a ricoprire posizioni di rilievo nella politica americana . Nel 2019 ha preso parte alle elezioni per il sindaco di Las Vegas senza risultato positivo, da marzo del 2020 è presidente del Partito Proibizionista.

Billy Joe Parker, candidato alla vice presidenza

Billy Joe Parker nato nel 1939 in Georgia, grande attivista del partito proibizionista è stato scelto come suo candidato alla vice-presidenza.

 

Ticket congiunto Alliance Party e Reform Party

I partiti

Alliance Party nato dalla fusione nel 2018 di una serie di partiti americani di posizioni centriste. Esso si pone come un partito di centro che si batte per la lotta alla corruzione, stagnazione economica e per creare una politica diversa che unisca tutti i cittadini di fede politica indipendente, mettendo così al primo posto il pubblico servizio al ideologia di partito.

Il Reform Party fondato dal 1995 da Ross Perot per correre alle presidenziali del 1996 capitalizzando il 18,9% di voti che ottenne nelle presidenziali del 1992 –correndo come indipendente– si è sempre posto come un partito di grande alternativa sia hai Democratici che hai Repubblicani. Di stampo populista e centrista si prefigge di creare un governo trasparente e vicino agli americani ponendo al centro la middle class americana, ricostruendo il settore manifatturiero americano. L’attuale presidente degli Stati Uniti Donald Trump durante la sua campagna presidenziale del 2000 si candito alle primarie del Reform Party poi ritiratosi nel febbraio del 2000 per divergenze col partito. Grazie al Reform Party  essi saranno presenti in 2 stati

La nomination

Rocky De La Fuente, candidato alla presidenza

Nel giugno del 2019 con il ritiro della campagna di Richardson del Reform Party per la presidenza, è nato il ticket condiviso per la presidenza e vice presidenza da entrambi i partiti composto da Rocky De La Fuente e Darcy Richardson, ratificato poi dalla convention nazionale del Reform Party dove delegati scelti a livello statale dai membri del partito hanno votato in modo unanime il ticket, anche se normalmente essi non hanno nessun vincolo di voto “free delegate”.

Lo stesso tramite una convention online del Alliance Party  i delegati scelti su base territoriali hanno votato 24-2votando sì o no al ticket loro proposto, essendo l’unico presente– eleggendoli candidati alla presidenza e vice presidenza  Rocky De La Fuente e Darcy Richardson nel aprile del 2020.

Il ticket

Rocky De La Fuente businessman e candidato perenne, nel 2016 candidato alla presidenza sia del Reform Party che del partito da lui fondato l’American Delta Party per le elezioni del 2016. Nel 2020 ha corso anche per le primarie repubblicane per le presidenziali, dove nel marzo del 2020 aveva raccolto 0.36%  dei 9.9 milioni di voti per vincere la nomination, ritirandosi successivamente.

Darcy Richardson, candidato alla vice presidenza

Darcy Richardson storico ed autore di saggi sulla politica americana, corse nelle primarie del Reform Party del 2016 perdendole proprio con il suo attuale running-mate De La Fuente. Corse nel 2018 sempre col Reform Party per le elezioni governatoriali della Florida.

 

Legal Marijuana Now Party

Il movimento

Nato nel 1998 per opporsi alla proibizione delle droghe leggere, ha come obbiettivo quello di rendere la Marijuana legale in tutti gli Stati Uniti ponendo l’attenzione sui benefici che questa fa determinati da numerosi studi scientifici, attualmente è legale in 29 stati per scopo terapeutico. Altri valori condivisi sono posizioni pacifiste, ambientaliste e a difesa dei lavoratori. Legal Marijuana Now Party è una propaggine del ben più grande Grassroots-Legalize Cannabis Party fondato nel 1986 e del Youth International Party i quali membri conosciuti come Yippies.

La nomination

La nomination per la presidenza è andata a Rudy Reyes mentre il suo running-mate è ancora da decidere poiché egli inizialmente era il candidato vice presidente ma Mark Elsworth l’originale candidato alla presidenza, ha vinto inaspettatamente le primarie democratiche  per correre nel terzo distretto congressuale del Nebraska.

Il  processo di selezione è molto semplice, non vi sono primarie a livello statale o convention di delegati, un membro abbastanza qualificatoche di solito è il chairman di una delle organizzazioni territoriali– cerca l’appoggio dei vari membri e viene scelto, queste “primarie” molto anomale sono causate dai pochissimi fondi che il partito possiede e dalle poche persone disposte a correre per cariche pubbliche con questo movimento, poiché l’illegalità della cannabis nel resto degli Stati Uniti rende molto difficile la creazione di una solida base territoriale ampia per poter competere.

Il candidato alla presidenza

Rudy Reyes, candidato alla presidenza

Rudy Reyes, professore ed archeologo della California, da anni attivista per la legalizzazione dell cannabis in tutti gli Stati Uniti, è molto conosciuto per il suo fondamentale ruolo nel salvare vite durante il Cedar Fireun incendio in California nella zona di San Diego–  che gli causò ustioni sul 70% del corpo, e proprio la terapia medica con la cannabis è stata fondamentale per la sua guarigione dalle ustioni e per ridurre il dolore.

 

American Solidarity Party

Il partito

Di inspirazione cristiano democratica, si rifà hai partiti europei cristiani democratici, fondato nel 2011 si è velocemente diffuso a livello locale. Basandosi su valori quale la solidarietà e la libertà religiosa si pone sul piano economico sposando l’economica di mercato socialeun unione di libero mercato e politiche sociali che portano ad una concorrenza leale– mentre sul piano del ambiente è a favore della sostenibilità ambientale. Nelle elezioni presidenziali si è qualificato per essere presente sulle schede elettorali  in Colorado mentre era write-in option in 8 stati.

La nomination

Brian T. Carrolle sulla sinistra candidato alla presidenza e Amar Patel sulla destra candidato vice presidente

È quella composto da Brian T. Carrolle e Amar Patel tramite una elezione online nel Settembre del 2019, dove hanno potuto partecipare tutti i membri del partito usando il metodo del Ranked voting, dove si ordinano i candidati in ordine di preferenza ed il candidato che risulta come prima scelta in più schede vince, nel 2024 il partito dovrebbe passare ad una convention nazionale, grazie alla rapida espansione dei suoi membri.

Il ticket

Brian T. Carroll candidato alla presidenza è un professore universitario di storia californiano, nella sua candidatura porta politiche come il Medicare for All e la lotta al cambiamento climatico, egli si oppone al aborto e al eutanasia. Nel 2018 corse per il 22esimo distretto congressuale della California arrivando quinto con il 1,3% dei voti.

Amar Patel candidato alla vice-presidenza è il presidente del partito, insegnate a Chicago come la moglie è figlio di immigrati indiani. Patel si è sempre occupato del impegno sociale nella sua comunità

 

Transhumanist Party

Il movimento

Fondato nel 2014 da Zoltan Istvangiornalista, imprenditore e futurista– . Si basa sul diffondere l’idea di migliorare gli individui umani attraverso la scienza e la tecnologia, e la valorizzazione umana con l’alterazione naturale, artificiale o tecnologica del corpo umano al fine di migliorare le capacità fisiche o mentali ed allungarne la vita. Tutti questi valori sono presenti nel nuovo statuto che il partito si è dato nel 2016 con il nuovo presidente Gennady Stolyarov II.

La nomination

La modalità di voto si è basata totalmente su un voto online da parte di tutti i membri del partito nel Ottobre del 2019 dove si è vista la vittoria di Johannon Ben Zion con il 34.9% nel primo round e affermatosi con il 51.3% nel secondo round, Zion successivamente ha scelto come suo running-mate Charlie Kam.

Il ticket

Johannon Ben Zion, candidato alla presidenza

Johannon Ben Zion è un filmmaker,imprenditore e sviluppatore in start-up di informatica e scienze della vita del Arizona, oltre ad aver lavorato come analista di politica pubblica presso il think tank  omonimo The Ben-Zion Institute

Charlie Kam, candidato alla vice presidenza

Charlie Kam nato a Chicago, famoso cantautore e imprenditore, nonché membro della World Transhumanist Association.