Il FMI al governo italiano: “Mantenere IMU, crescita solo nel 2014”

Pubblicato il 4 Luglio 2013 alle 21:16 Autore: Redazione
Imu, incontro tra Anci e Governo

Una verifica che potrebbe minacciare la sopravvivenza del governo Letta. Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha infatti presentato oggi il suo report sullo stato dell’economia italiana, dal titolo 2013 Article IV Consultation with Italy. Si tratta di una relazione finale stilata dal team del Dipartimento europeo dell’istituto di Washington, in missione a Roma. ll giudizio del Fondo fa però riferimento alle scelte del governo Monti e infatti il vice direttore del dipartimento Aasim Husain ha lodato l’impegno profuso dal precedente esecutivo sulla strada delle riforme, le quali “devono avere la priorità per creare crescita e lavoro”. E proprio una delle scelte montiane più contestate dagli italiani, cioè la reintroduzione della tassazione sugli immobili – la famigerata IMU – “andrebbe mantenuta”, secondo il FMI. Non solo, bisogna anche “rivedere il sistema catastale per andare nella direzione di un sistema più equo e giusto”, ha precisato Kenneth Kang, assistant director del Fondo.

I 15 punti del documento potrebbero apparire come un diktat, se non fosse per sottotitolo riportato in grassetto che sconfessa clamorosamente le attuali proposte politiche difese in sede europea dalla tenace cancelliera tedesca Angela Merkel: “Oltre l’austerity, le priorità per ripristinare la crescita”. Una frase che potrebbe essere letta come una svolta di metodo, alla luce della stesura di un altro report pubblicato qualche settimana fa – praticamente passato inosservato – in cui l’organizzazione ha riconosciuto “gravi errori nell’approccio avuto per la crisi greca”.

L’istituto monetario ha inoltre rivisto al ribasso il PIL 2013 del nostro paese, fermo alla soglia dell’ -1,8%, rivedendo però al rialzo quello del 2014 (+0,7% invece dello +0,5% prospettato). Ma – si legge – “la crisi non è scongiurata del tutto e la disoccupazione resta ad un livello inaccettabile”. Per questo motivo il team del FMI ha invitato caldamente l’attuale governo a intraprendere le giuste misure economiche, che permettano al paese di crescere e creare occupazione. Tra queste: tagli mirati alla spesa pubblica, diminuzione della pressione fiscale, pagamento immediato dei debiti contratti dalla Pubblica amministrazione nei confronti delle imprese. Tre punti che, in questo momento, sono difficili da realizzare, data la congiuntura economica non proprio favorevole.

Per quanto riguarda il fronte del lavoro giovanile, il Fondo ha consigliato all’Italia di incoraggiare l’apprendistato per le prime assunzioni e di dar vita a “un unico contratto più flessibile”, che renda possibile una maggiore produttività, unita all’aumento consistente degli stipendi.

La reazione del ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni non si è fatta attendere: “Terremo conto dell’opinione del Fondo Monetario Internazionale sul tema Imu che, per altro, era nota ex ante e l’obiettivo è di trovare il consenso all’interno della coalizione. Stiamo lavorando su questa linea”. In effetti, in questi mesi, il titolare del dicastero economico ha ammesso una certa difficoltà nel rinvenire le risorse necessarie a coprire l’abolizione della tassa sulla prima casa e il differimento dell’aumento IVA, non senza mugugni da parte d’importanti esponenti del Pdl, come l’aspirante vicepresidente di Montecitorio Daniela Santanché che – in merito all’analisi del Fondo monetario internazionale – ha parlato di “attentato alla sovranità dell’Italia”.

Intanto, durante la conferenza stampa di questo pomeriggio a Palazzo Chigi, il presidente del Consiglio Letta si è detto soddisfatto del vertice di maggioranza da lui presieduto. La riunione dovrebbe aver messo ordine tra le varie anime del governo, le cui idee non sono sempre condivise in toto. Letta ha poi precisato che “IMU e IVA sono tra le cose più complicate che il governo sta affrontando perché avvengono all’interno del bilancio 2013, ancora rigido e senza la nuova flessibilità”. Stavolta non c’è stato bisogno di un tweet per carpire lo stato d’animo lettiano.

Sull’argomento è intervenuto anche il vicepremier e segretario del Pdl Angelino Alfano che su twitter ha scritto: “Fmi come di consueto ha dato molti consigli all’Italia, Alcuni li accetteremo altri no. Sull’Imu non accetteremo consiglio Fmi”.

Fabrizio Neironi

 

 

 

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