Area Grillo contro Meeting e “transfughi”

Pubblicato il 21 Agosto 2013 alle 19:43 Autore: Redazione

Agosto mese delle ferie (per chi può andare). Ma anche del Meeting di Comunione e Liberazione. Ossia della manifestazione che continua dal 1990 e che negli ultimi anni, anche grazie alla partecipazione di mezzo governo – specie negli anni in cui governava il centrodestra – attira puntualmente tutti i media nazionali, con una copertura che nessuna festa di partito oggi si sogna. Oggi se ne occupa – per contestarla alla radice – persino Beppe Grillo.

Il leader del MoVimento 5 Stelle infatti ha aperto oggi il suo blog con un testo dal titolo inequivocabile: Comunione e disperazione.

grillo parlamento costituzione

“Cos’è Comunione e Liberazione e cosa rappresenta per la politica italiana? – si chiede Grillo -. Perché ogni anno ministri e presidenti del Consiglio sentono la necessità di chiederne la benedizione andando in pellegrinaggio a Rimini come una volta i re con i papi?”

Il comico prova a darsi risposte, nel suo stile: “E’ un contenitore che ha accolto Andreotti (benedetto sia il suo nome) come una rockstar. Un movimento che ha protetto e riverito Forminchioni per decenni e che ora prende nel suo capace grembo gli ectoplasmi Letta e Lupi, due democristri dell’inciucio, oggi ribattezzato larga intesa, come chiamare escort una prostituta”.

L’ultima accusa, tuttavia, è la più ficcante, oltre che la meno coreografica: “Comunione e Fatturazione è un’ingerenza ecclesiale nella politica. Chi la protegge fa carriera, diventa un intoccabile, e CL ricambia sempre con affetto peloso”.

Prima vittima di tutto questo, come si diceva, sarebbe la città di Rimini. Lo mostra la lettera di un cittadino riminese, che il blog pubblica subito dopo lo scritto di Grillo: in quel testo, la kermesse è analizzata da tutt’altro punto di vista, che nessun giornale adotterebbe facilmente. A parte le battute dettate dalla cronaca giudiziaria (“Se questi sono una mandria di Formigoni chi paga le cene e gli alberghi? Finisce che si fanno compilare fatture, ricevute e poi perdono tutto”), le critiche sono soprattutto politiche, ai “Giano Bifronte” del governo in carica.

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L'autore: Redazione

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