Un (voto) segreto potenzialmente letale

Pubblicato il 16 Settembre 2013 alle 16:51 Autore: Livio Ricciardelli

I penta stellati infatti temono il salvataggio in extremis del Cavaliere e vogliono la certezza che ciò non avvenga. La soluzione: vincolare il voto ad un criterio di pubblicità e trasparenza che vedrebbe il fronte della decadenza nettamente favorevole rispetto a quello del salvataggio (una dinamica che del resto si sta registrando anche presso la Giunta per le Immunità e le Elezioni del Senato dove i gruppi parlamentari sono rappresentati proporzionalmente).

Il Partito Democratico, assieme ad altre forze politiche, ha sposato la proposta grillina per un timore non tanto legato alla condotta dei propri senatori, ma paradossalmente, a quelli dello stesso Movimento Cinque Stelle: al Nazareno infatti si teme che col voto segreto alcuni grillini potrebbero votare contro la decadenza. In questo modo gran parte dell’opinione pubblica addosserebbe ai democratici la responsabilità di questo salvataggio nei confronti del Cavaliere infliggendo un altro duro colpo al partito guidato da Guglielmo Epifani.

La discussione ha qualcosa di barocco e le voci del PdL, che vedono in questa proposta la prova dell’astio di gran parte dell’arco parlamentare nei confronti del senatore Berlusconi, forse non sono del tutto infondate (anche se in linea teorica i tempi per cambiare il regolamento presso l’apposita Giunta senatoriale ci sarebbero). Ma al tempo stesso è interessante notare come la stessa specificità dell’humus politico berlusconiano renda l’ex premier immune alle dinamiche corporative di cui sopra, tese a preservare il destino di un parlamentare a tutti i costi. Berlusconi è stato infatti una delle principali architravi del nostro bipolarismo, ormai sempre più malconcio.

Non si tratta di un parlamentare qualsiasi e nemmeno di Craxi che si muoveva pur sempre in un’ottica di arco parlamentare ben definito. E’ l’uomo che si odia o che si ama. E gli interessi di un singolo parlamentare difficilmente possono fare breccia nei confronti di un personaggio così eccezionale e tremendamente importante.

Se, dunque, si voterà col voto segreto, e se il Parlamento voterà a favore della decadenza nei confronti di Berlusconi, questo sarà anche per responsabilità dello stesso Cavaliere. Che rendendo il sistema politico italiano preda di una costante anomalia non ha potuto creare quei presupposti che avrebbero potuto salvare esponenti politici meno controversi, peones, o dirigenti di medio cabotaggio di entrambi gli schieramenti politici.

L'autore: Livio Ricciardelli

Nato a Roma, laureato in Scienze Politiche presso l'Università Roma Tre e giornalista pubblicista. Da sempre vero e proprio drogato di politica, cura per Termometro Politico la rubrica “Settimana Politica”, in cui fa il punto dello stato dei rapporti tra le forze in campo, cercando di cogliere il grande dilemma del nostro tempo: dove va la politica. Su Twitter è @RichardDaley
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