Cancellieri: “Amnistia? Berlusconi escluso”

Pubblicato il 11 Ottobre 2013 alle 11:43 Autore: Redazione

Cancellieri: “Amnistia? Berlusconi è fuori”

(11/10/2013) Anna Maria Cancellieri, ministro della Giustizia, intervistata da Giovanni Minoli ha parlato di “ventimila persone fuori dal carcere” con l’amnistia “che inciderà anche sui processi da fare e quindi darebbe un buon respiro anche per i tribunali”. Il tutto nel termine di maggio 2014 imposto dalla Corte di Strasburgo.

Il ministro sottolinea anche che “assassini e ladri non usciranno mai, ma occorre il coraggio di trovare una unità di intenti. Il Presidente vuole proprio questo, che si ritrovi la forza di ragionare insieme, come successe nel periodo del terrorismo”.

Prigioni, processo civile e velocizzazione del processo penale sono le priorità del governo in tema di Giustizia. “Su questi temi – spiega la Cancellieri – credo faremo molto presto, forse un paio di mesi”.

Anna Maria Cancellieri

Cancellieri sul caso Silvio Berlusconi

“Berlusconi è fuori?” ha chiesto Minoli. “Sì, penso proprio di sì”, ha detto il ministro. “Ma Napolitano ha troppo potere?” ha chiesto ancora Minoli. “No, Napolitano non ha troppo potere”, aggiunto Cancellieri, assicurando di non aver ricevuto pressioni dal Colle.

“Il Presidente – ha detto – vuole la forza di ragionare insieme, come accadde per il terrorismo, di ritrovare unità di intenti”. Un intento di pacificazione che richiama l’amnistia che fece Togliatti. “Allora – ha osservato il Guardasigilli – il Paese doveva ripartire, la situazione era estremamente dolorosa. Ora è meno dolorosa”, ma se un provvedimento di clemenza “serve per il Paese, va fatto. Quella di Togliatti è una linea: ho una sua foto nel mio ufficio”, ha detto inoltre il Guardasigilli. Con l’amnistia di Togliatti, però, uscirono dal carcere anche assassini, stupratori, ladri. “No – ha assicurato Cancellieri – assassini, stupratori, ladri non lasceranno mai il carcere”

carceri

Nella stessa intervista, la Cancellieri mostra chiaramente di non gradire la giustizia-spettacolo: “E’ un problema: in questi anni ci sono stati eccessi, momenti pesanti, ma non dimentichiamo quello che ha funzionato. Tortora è il caso che ha fatto più male, il primo e il più doloroso. Poi ce ne sono stati altri, ma non facciamo nomi”. Tra i problemi della giustizia, il ministro annovera anche la violazione del segreto istruttorio.

Sempre in tema di giustizia, la Cancellieri ritiene che in un mese, o al massimo due, si potrà arrivare a provvedimenti o leggi delega riguardanti i processi civili e la “velocizzazione” di quelli penali. E, in rapporto alla sua precedente esperienza di prefetto e di ministro dell’interno, spiega: “E’ più difficile da governare i magistrati che i prefetti, sono più gerarchizzati, più corporativi. Gli avvocati? Anche loro non scherzano”.

L'autore: Redazione

Redazione del Termometro Politico. Questo profilo contiene articoli "corali", scritti dalla nostra redazione, oppure prodotti da giornalisti ed esperti ospiti sulle pagine del Termometro.
Tutti gli articoli di Redazione →