Tra Berlusconi e Verdini pace fatta ma nessuna fiducia al Governo Renzi

Pubblicato il 18 Giugno 2015 alle 16:47 Autore: Felice Tommasino

Dopo la distanza confermata al termine del lungo confronto tenutosi la scorsa settimana, Silvio Berlusconi e Denis Verdini sembra abbiano ritrovato l’intesa. Un nuovo caso Fitto non avrebbe giovato a nessuno ed ecco quindi la tregua.

Il colloquio tenutosi a Palazzo Grazioli è iniziato a cena ed è finito in nottata. Al tavolo anche i due mediatori Gianni Letta e Fedele Confalonieri. Dopo mesi di tensioni e della vociferata uscita del senatore toscano dal partito, il caso Verdini può dirsi chiuso.

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I due si sono confrontati discutendo anche animatamente sui due punti fondamentali di divergenza: la linea di Forza Italia riguardo le riforme del governo Renzi ed il rilancio del partito. La schiettezza dei due l’anima del dialogo e forse anche la causa del riavvicinamento.

Verdini incassa la “libertà di coscienza”

Verdini per far valere la sua non ha fatto esclusione di colpi. Una dura battaglia passata anche attraverso l’eventualità che il senatore toscano formasse gruppi autonomi sia al Senato che alla Camera (sarebbero una trentina i parlamentari coinvolti). Una battaglia che ha consegnato nelle mani di Verdini la concessione, da parte del leader di Forza Italia Berlusconi, di una “libertà di coscienza”.

Libertà non priva di vincoli. I parlamentari azzurri potranno infatti votare alcuni provvedimenti del governo Renzi a patto che questi non danneggino l’immagine del partito. In questo modo l’ex Cavaliere eviterebbe la caduta del Governo e guadagnerebbe tempo per riordinare le proprie file. Inoltre causerebbe un notevole danno di immagine a Renzi: costretto ad invocare l’aiuto dell’opposizione per approvare i provvedimenti più significativi della propria azione di Governo.

Non solo. Berlusconi si riserverà dall’intervenire solo fino a quando i parlamentari cui è stata concessa la “libertà di coscienza” non voteranno la fiducia all’attuale esecutivo. L’avviso è stato chiaro: “Non ci saranno nuovi Patti del Nazareno”.

Berlusconi ha più volte manifestato quelle che sono le sue intenzioni: riaprire un dialogo con Palazzo Chigi non è tra queste. Ottenere delle modifiche all’Italicum (su tutte il premio alla coalizione e non più alla lista) in cambio del soccorso azzurro non è un’idea che sembra allettarlo più di tanto. L’ex Cavaliere auspica che sia Renzi a compiere il passo verso di lui. Diversamente non ci sarà nessun riavvicinamento. Berlusconi pensa ad altro: rilanciare le sorti di Forza Italia. Una ricostruzione che muoverà anche dal tour per le province che l’ex presidente del Consiglio ha in programma.

L'autore: Felice Tommasino

Classe 1991, cilentano. Laureando in Editoria e Pubblicistica all'Università degli Studi di Salerno. Su Twitter @felicetommasino
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