Sondaggi elettorali Spagna: comincia la risalita del Partito Socialista, nonostante le larghe intese

Pubblicato il 8 Febbraio 2017 alle 12:34 Autore: Alessandro Faggiano
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Sondaggi elettorali Spagna: comincia la risalita del Partito Socialista, nonostante le larghe intese 

Nell’ultima rilevazione del CIS (Centro de Investigación Sociológica) sulle intenzioni di voto della popolazione spagnola, il Partito Socialista (PSOE) comincia la risalita. La sinistra moderata spagnola era sprofondata ai minimi storici, ottenendo un misero 17% per intenzione di voto. La “concessione” di un’altra presidenza a Mariano Rajoy del Partido Popular e le beghe interne al partito, hanno danneggiato seriamente l’immagine dei socialisti. Dal 23,1% di luglio (in cui confermava la seconda posizione, a discapito di Unidos Podemos) crollò al 17% e ritrovandosi in terza posizione, scavalcato da Iglesias e soci.

Sondaggi elettorali Spagna: il punto della situazione

Il PP comincia a sentire il peso del governo e della responsabilità, perdendo un 1,5%. Ciò nonostante, rimane di gran lunga il primo partito in Spagna. Mariano Rajoy non riceve una buona valutazione personale (in una scala da 1 a 10, si ferma al 3,10). Solo Pablo Iglesias riceve una valutazione inferiore – ma ciò, probabilmente, si deve alla radicalità del suo discorso, inviso alla maggioranza dell’elettorato non affine -. L’attuale gestore del Partito Socialista, Javier Fernández, riceve la valutazione migliore ma non è molto conosciuto (circa 3 cittadini su 4 preferiscono evitare una valutazione). Segue a ruota il leader di Ciudadanos, Albert Rivera, riconfermato recentemente segretario del partito.

Sondaggi elettorali Spagna: cittadini valutano negativamente attuale situazione politica

Secondo la gran maggioranza della cittadinanza spagnola – circa i due terzi degli inquisiti – l’attuale situazione politica è brutta, pessima (mala) abbastanza male. Il clima velenoso creato durante il 2016 – anno della campagna elettorale permanente – ha disilluso e amareggiato una buona parte della popolazione. Un fattore chiave che spiega questa prospettiva negativa è la potenziale ingovernabilità. Per la prima volta nella storia della democrazia spagnola, il partito di governo si ritrova in minoranza e necessita dell’appoggio – anche solo attraverso l’astensione – di altre forze politiche. Il primo alleato del Partido Popular è stato il partito neoliberista Ciudadanos. Dopo aver firmato un documento d’intesa prima dell’investitura di Mariano Rajoy (che consta di 150 punti), il Partido Popular ha trovato nel Partito Socialista il miglior sparring partner.sondaggi elettorali spagna 2

Sondaggi elettorali Spagna: risalita PSOE legata a crisi interna Podemos

L’ennesimo tradimento operato dai congressisti socialisti (a detta della base del PSOE, rilevato attraverso ulteriori inchieste) non è stato sfruttato a dovere da Podemos, attualmente impegnato in una lotta interna per decidere la direzione del partito. La sfida di prospettive è tra il segretario generale, Pablo Iglesias, e il suo segretario politico, Íñigo Errejón. Nel mezzo (o meglio, a sinistra di entrambi) la presenza del settore anticapitalista, guidato da Miguel Urbán. Questo fine settimana si celebra l’assemblea più importante che abbia mai visto il partito morado: assemblea che deciderà l’indirizzo politico e organizzativo, per gli anni a venire, della massima forza della nuova sinistra europea.

 

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L'autore: Alessandro Faggiano

Caporedattore di Termometro Sportivo e Termometro Quotidiano. Analista politico e politologo. Laureato in Relazioni Internazionali presso l'Università degli studi di Salerno e con un master in analisi politica conseguito presso l'Universidad Complutense de Madrid (UCM).
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