Sondaggi politici SWG: cresce la fiducia nella magistratura

Pubblicato il 12 Marzo 2017 alle 13:22 Autore: Alessandro Faggiano
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Sondaggi politici SWG: cresce la fiducia nella magistratura

Il dibattito sulla bontà dell’operato della magistratura si mantiene aperto da molti anni. Il picco di fiducia nel potere giudiziario e nella sua Organizzazione fu toccato nel periodo posteriore all’operazione “Mani Pulite”. Per allora, il pm Antonio Di Pietro incarnava lo spirito positivo del terzo potere (dopo esecutivo e legislativo). La visione positiva della magistratura fu risultato anche delle investigazioni dell’anti-mafia e della lotta serrata contro “Cosa Nostra”. L’ultimo monitoraggio di SWG mostra come la fiducia nella magistratura stia risalendo, nonostante l’incremento notevole della percezione della corruzione.

Sondaggi politici: lo sviluppo del trend della fiducia magistratura

Con il passare degli anni, però, tale fiducia si è vista minata dall’entrata in scena di Silvio Berlusconi. Il Cavaliere si è reso protagonista della sua personale battaglia contro le “toghe rosse”: ovvero, una magistratura parziale. I sostenitori di Berlusconi hanno seguito pedissequamente la narrativa del suo leader. Anche tra gli elettori del centrosinistra, inoltre, ci si riferiva con sempre maggior insistenza all’impunità degli esponenti politici. Nel giro di appena 10 anni – dal 1994 al 2004 – la fiducia nella magistratura crollò dal 66% al 40%.

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La maggior depressione si rivelerà, però, nel 2015. Con il Movimento 5 Stelle entrato da un paio d’anni in Parlamento, le punzecchiature alla magistrature sono continue e insistenti. I berlusconiani – in crisi per l’allontanamento del loro capo dai banchi parlamentari – e i pentastellati più intransigenti muovono l’accusa contro il sistema (più che contro i singoli magistrati). Nel 2015 si arriva, così, a una fiducia minima che tocca il 36%.

Sondaggi politici, fiducia nella magistratura: la ripresa negli ultimi due anni

Dopo il minimo toccato nel 2015 (rilevato a inizio anno), la fiducia nella magistratura da parte degli italiani è tornata a salire. Al febbraio 2017 – data di rilevazione dell’indagine – la fiducia complessiva raggiunge il 44%. Dato ancora distante da quel 66% del 1994 ma che, in ogni caso, regala un segnale positivo al potere giudiziario. Probabilmente le vicende che hanno portato allo scioglimento della giunta romana – per Mafia Capitale – o allo scoppio dello scandalo dell’ Expo di Milano hanno contribuito a rigenerare la fiducia nella magistratura.

Sondaggi politici, fiducia magistratura: alta per elettori PD, bassa per forzisti

Come prevedibile, gli elettori meno inclini a dare fiducia alla magistratura sono i forzisti, seguaci di Berlusconi. Solo un berlusconiano su cento ripone molta fiducia nel potere giudiziario. Nel complesso, due forzisti su tre ripongono poca o nessuna fiducia nella magistratura. Discorso diverso per i pentastellati, equamente divisi tra  “ottimisti e pessimisti”. L’indicazione data dagli elettori del M5S è anche quella che maggiormente si avvicina alla media complessiva. L’unico partito che risalta per fiducia riposta è il Partito Democratico. In questo caso, quasi sette elettori su dieci ripongono fiducia nella magistratura.

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L'autore: Alessandro Faggiano

Caporedattore di Termometro Sportivo e Termometro Quotidiano. Analista politico e politologo. Laureato in Relazioni Internazionali presso l'Università degli studi di Salerno e con un master in analisi politica conseguito presso l'Universidad Complutense de Madrid (UCM).
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