Wolfgang Schaeuble difende austerity: errore contrarre nuovo debito, seguire esempio Germania

Pubblicato il 24 Giugno 2014 alle 11:24 Autore: Emanuele Vena
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Il “rigurgito dei rigoristi”. Può essere questo il titolo per definire la riapertura della querelle a livello comunitario tra chi vorrebbe maggior flessibilità e chi, invece, chiede il rispetto dei vincoli. E, dopo la mezza apertura operata dalla Cancelliera Angela Merkel nella giornata di ieri, oggi tocca al suo Ministro delle Finanze, Wolfgang Schaeuble, smentire parzialmente le sue dichiarazioni.

CONTRARRE NUOVO DEBITO? ERRORE GRAVE – Il messaggio lanciato da Berlino è chiaro: utilizzare un eventuale alleggerimento del patto di stabilità per contrarre nuovo debito per Schaeuble sarebbe un grande errore. O meglio: “il più grave errore che si possa commettere“. Nell’affermare ciò, rilancia con decisione le linee guida standard da seguire per il progetto comunitario: “Attenersi alle regole che abbiamo stabilito insieme, né più né meno”.

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FRANCIA E ITALIA NEL MIRINO – Il messaggio lanciato da Wolfgang Schaeuble è ovviamente riferito in particolar modo ai grandi partner europei che puntano ad un allentamento delle regole di bilancio – e quindi del patto di stabilità – per rilanciare gli investimenti e favorire la crescita. Un avvertimento quindi per Matteo Renzi e François Hollande, che non più tardi di qualche giorno fa – insieme agli altri leader del socialismo europeo – hanno approntato le linee guida della futura strategia comunitaria, puntando principalmente sugli investimenti ed un cambio di rotta rispetto all’attuale austerità.

SEGUIRE L’ESEMPIO TEDESCO – Wolfgang Schaeuble non solo stoppa le pretese franco-italiane, ma rilancia la sua linea. E, nel farlo, porta l’esempio della Germania, che il prossimo anno avrà il pareggio di bilancio per la prima volta in 45 anni. Per Schaeuble è la dimostrazione che l’attuale sistema “funziona”, rendendo possibile coniugare disciplina di bilancio e crescita economica.

Emanuele Vena

L'autore: Emanuele Vena

Lucano, classe ’84, laureato in Relazioni Internazionali presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Bologna e specializzato in Politica Internazionale e Diplomazia presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Padova. Appassionato di storia, politica e giornalismo, trascorre il tempo libero percuotendo amabilmente la sua batteria. Collabora con il Termometro Politico dal 2013. Durante il 2015 è stato anche redattore di politica estera presso IBTimes Italia. Su Twitter è @EmanueleVena
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