Sblocca Italia, M5S contro il governo: via gli inceneritori

Pubblicato il 2 Settembre 2014 alle 17:19 Autore: Giacomo Salvini

“Questo provvedimento? E’ una truffa ai danni di tutti i cittadini!”. Le prime reazioni al decreto Sblocca-Italia presentato dal premier Matteo Renzi, venerdì scorso in conferenza stampa, non sono certo delle migliori. E i primi a rilevarne elementi di criticità sono, come al solito, i 5 stelle. Stavolta il blog di Grillo fa da megafono ai “portavoce M5S in Lombardia” che titolano: “Sblocca Italia: inceneritori imposti con la forza”.

“Dalle bozze che sono circolate in questi giorni – scrivono i portavoce lombardi – si evince che nel decreto Sblocca Italia il governo rilancia la rete nazionale degli inceneritori (definita, questa volta, ‘sistema integrato’) e gli stessi forni diventano ‘opere strategiche di interesse nazionale’”. Da sempre i cittadini pentastellati sono impegnati in campagne ambientaliste e nel 2012 Federico Pizzarotti è diventato il primo sindaco a 5 stelle in Italia (a Parma) proprio sul vento della demolizione dell’inceneritore.

Sempre secondo i portavoce lombardi, la questione dei rifiuti potrebbe essere risolta in poco tempo e, soprattutto, senza procurare “un danno gravissimo all’ambiente e alla salute dei cittadini”. E come? “Sappiamo tutti che, in qualunque contesto insediativo, bastano pochi mesi per portare a regime un sistema di raccolta differenziata porta a porta in grado di portare la raccolta differenziata oltre il 75%”. La costruzione di nuovi inceneritori non sarebbe solo un danno ambientale ma anche “economico”, sostengono i grillini: infatti le comunità “da cui verrebbero presi i rifiuti” dovrebbero pagare “per l’incapacità gestionale e organizzativa delle classi politiche locali”. Insomma, in poche parole: meglio non farne di niente. E al diavolo finanziamenti già stanziati (anche se di poco conto).

iraq, m5s posizione

In effetti la direttiva europea sui rifiuti 2008/98 che “propone un quadro giuridico volto a controllare tutto il ciclo dei rifiuti”, recepita dal Parlamento italiano con il decreto legge 205/2010 (governo Berlusconi), invita gli Stati membri a “ridurre al minimo le conseguenze negative della produzione e della gestione dei rifiuti per la salute umana e l’ambiente” (articolo 6) e soprattutto “non dovrebbero promuovere, laddove possibile, lo smaltimento in discarica o l’incenerimento di detti materiali riciclati” (articolo 29).

“E’ quasi inutile sottolineare la gravità di questa svolta autoritaria del governo, che con la scusa di voler risolvere i problemi, con la scusa del ‘fare’, fa la cosa sbagliata” concludono i portavoce lombardi in continuazione con gli attacchi al governo espressi da due esponenti di spicco in mattinata. Grillo aveva schernito il premier sul blog: “Passo dopo passo? Piuttosto ‘tassa dopo tassa’” mentre il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, aveva invitato il governo a “fare le cose importanti in 1000 ore” cioè “abolire l’Irap, aumentare le pensioni tagliando quelle d’oro, e istituire il reddito di cittadinanza”.

L'autore: Giacomo Salvini

Studente di Scienze Politiche alla Cesare Alfieri di Firenze. 20 anni, nato a Livorno. Mi occupo di politica e tutto ciò che ci gira intorno. Collaboro con Termometro Politico dal 2013. Su Twitter @salvini_giacomo
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