Renzi: “Scissione nel Pd? Non esiste, nostra gente non capirebbe”

Pubblicato il 2 Novembre 2014 alle 15:24 Autore: Alessandro Genovesi
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Interessanti anticipazioni dal libro di Bruno Vespa, come sempre ricco di spunti e riflessioni sul dibattito politico. Quest’anno il protagonista principale è il presidente del Consiglio Matteo Renzi, che si lascia andare a importanti considerazioni sul futuro del Partito democratico. “Se si arrivasse a una scissione, ma non ci si arriverà, la nostra gente sarebbe la prima a chiedere: che state facendo?”. 

Sulla minoranza però il premier parla chiaro: “La delega sul lavoro alla Camera non cambierà rispetto al Senato. Alcuni dei nostri non voteranno la fiducia? Se lo fanno per ragioni identitarie, facciano pure. Se mettono in pericolo la stabilità del governo o lo fanno cadere, le cose naturalmente cambiano”. E dunque “se qualcuno dei nostri vuole andare con la sinistra radicale che ha attraversato gli ultimi vent’anni, in nome della purezza delle origini, faccia pure: non mi interessa. E’ un progetto identitario fine a se stesso e certo non destinato a cambiare l’Italia. Lo rispetto, ma non mi toglie il sonno”.

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Sui rapporti con la Cgil e la piazza Renzi parla chiaro: “Ho grandissimo rispetto per la piazza della Cgil e per i parlamentari che hanno partecipato a quella manifestazione. Ma io sono per il cambiamento che è nel dna della sinistra. E a casa mia la sinistra che non si trasforma si chiama destra”. Quella, aggiunge Renzi, “non era la piazza del Pd, ma c’era anche gente del Pd. Se penso di perderla? E’ più facile perdere qualche parlamentare che qualche voto. La modifica dell’articolo 18 preoccupa più qualche dirigente e qualche parlamentare che la nostra base”.

Con la Camusso il rapporto è pessimo e il segretario Pd lo ammette: “Con lei non è una questione di feeling personale, ci mancherebbe. C’è una diversa idea del paese, della sua modernizzazione, del ruolo di governo e della rappresentanza civile, non un fatto umano o interpersonale”.

 

L'autore: Alessandro Genovesi

Classe 1987, laureato in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Udine, è da sempre appassionato di politica e di giornalismo. Oltre ad essere redattore di Termometro Politico, collabora con il quotidiano Il Gazzettino Su twitter è @AlexGen87
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