Fiducia Jobs Act, Renzi si dice pronto

Pubblicato il 14 Novembre 2014 alle 11:26 Autore: Felice Tommasino
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Fiducia Jobs Act? Renzi si dice pronto.

Intervistato nella giornata di ieri  poco prima che partisse per Bucarest, il premier ha chiarito intervistato da La Stampa la situazione interna al Pd  e il rapporto con i partiti di maggioranza.

La minoranza aveva minacciato di non votare il Jobs Act. Matteo Renzi ha mosso un passo verso l’ala sinistra del Pd, come lui stesso ha spiegato: “Orfini e Speranza mi hanno chiesto di dare un segnale distensivo, di disponibilità, e io l’ho dato”.

E in merito ha aggiunto: “In commissione si lavorerà sul cosiddetto disboscamento, cioè sulla riduzione delle troppo forme di lavoro a tempo e precario. A me preme che la legge sia in vigore dal 1° gennaio: motivo per il quale – è bene saperlo – se si giocasse ad allungare i tempi, metteremo la fiducia sul testo che uscirà dalla commissione”.

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Renzi a Ncd: “Prossimo vertice di maggioranza nel 2017”

Non usa mezzi toni Renzi. E infondo è questo forse che gli consente di sembrare diverso agli occhi degli elettori. Affronta le questioni di petto. E di petto risponde anche alla richiesta di Ncd di un nuovo vertice di maggioranza: “Agli esponenti del Nuovo Centro-Destra dico che il prossimo vertice di maggioranza si farà nella tarda estate o nell’autunno del 2017”.

Renzi: “Italicum buona legge elettorale”

E sulla legge elettorale: “È come andare in salita in bicicletta con un rapporto sbagliato, poco agile, duro, dispendioso. Ed è proprio per questo che dobbiamo varare la nuova legge elettorale”. In merito, non manca l’ormai consueta difesa del Patto del Nazareno e dell’intesa con Silvio Berlusconi: “La botta in testa. È quella che qualcuno voleva – anzi, vorrebbe – che io dessi a Berlusconi, a proposito di legge elettorale e magari non solo. Ma onestamente non ne vedo la ragione, perché ormai l’accordo c’è”.

L’accordo c’è e Renzi è più che mai convinto che quella concordata al Nazareno sia una buona legge elettorale: “Se eleggeremo così il nuovo Parlamento, io o chiunque altro ci sarà, potrà governare con più libertà e responsabilità. Non so se tutti lo hanno inteso, ma siamo alla vigilia di una svolta che cambierà il nostro sistema politico-istituzionale, facendone uno tra i più avanzati d’Europa”.

 Renzi: “Spero che Napolitano inauguri il prossimo Expo”

Renzi non ha risparmiato un pensiero sul Presidente della Repubblica: “Un grande sogno, che possa essere Napolitano ad inaugurare il prossimo Expo. È un appuntamento importantissimo per l’Italia e Napolitano sarebbe il miglior testimonial possibile per il paese di fronte al mondo. Io continuo a sperare che il Presidente resti ancora a lungo lì dov’è”. A conferma che tra i due, nonostante l’evidente differenza generazionale ma soprattutto di formazione, c’è un grande rapporto di stima e di simpatia reciproca.

L'autore: Felice Tommasino

Classe 1991, cilentano. Laureando in Editoria e Pubblicistica all'Università degli Studi di Salerno. Su Twitter @felicetommasino
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