Ecco cosa diceva il ministro Boschi a proposito delle dimissioni della Cancellieri

Pubblicato il 15 Dicembre 2015 alle 13:54 Autore: Redazione
annamaria cancellieri

Io al suo posto mi sarei dimessa. E’ IN GIOCO LA FIDUCIA NEI CONFRONTI DELLE ISTITUZIONI, si dà l’immagine di un Paese in cui la legge non è uguale per tutti.” Diceva Maria Elena Boschi a Ballarò sul caso Cancellieri, nel 2013. Boschi, ricordati di quanto tu stessa dicevi. E ricordiamolo a tutti: condividete questi due minuti di ipocrisia”

E’ questo il contenuto del post dell’esponente del MoVimento5Stelle Nicola Morra, che stamattina sul suo profilo facebook ha postato un video contenente un estratto della puntata di Ballarò del 16 novembre 2013 in cui si parlava della mozione di sfiducia, presentata all’epoca sempre dal M5S, al ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri a seguito del caso Ligresti.

“Io al suo posto mi sarei dimessa. E’ IN GIOCO LA FIDUCIA NEI CONFRONTI DELLE ISTITUZIONI, si dà l’immagine di un Paese…

Posted by Nicola Morra on Martedì 15 dicembre 2015

Le parole della Boschi: “Al suo posto mi sarei dimessa”

In quell’occasione Maria Elena Boschi, che al tempo era una semplice parlamentare dem, sosteneva che la ministra avrebbe dovuto presentare le dimissioni dalla sua carica. Le sue precise parole, pronunciate appunto durante la suddetta puntata e rispondenti alla domanda del giornalista Giovanni Floris, sono state riportate anche sul blog di Beppe Grillo, il quale non ha perso occasione per riportare, provocatoriamente, la faccenda di nuovo sotto i riflettori. “Questa è una vicenda che mi lascia un senso di tristezza addosso. Perchè non è tanto se ci debbano essere o meno le dimissioni del ministro Cancellieri, se viene meno la fiducia nei confronti del governo. Il punto vero è che è in gioco la fiducia nel confronto delle Istituzioni. Il ministro Cancellieri può decidere di dimettersi, il presidente Letta può chiedere le dimissioni come ha fatto in passato in altre occasioni. Al suo posto lo avrei fatto: mi sarei dimessa. Perchè c’è un punto grave in tutta questa faccenda. Il punto grave è che ancora una volta si è data l’immagine di un Paese in cui la legge non è uguale per tutti, ma ci sono delle corsie preferenziali per gli amici degli amici. Credo che non dobbiamo più dare la sensazione di un Paese in cui la giustizia funziona per chi ha i santi in Paradiso. Abbiamo perso un’altra occasione davanti ai cittadini”.

Occorre precisare, al di là delle strumentalizzazioni politiche, che i due casi riguardanti l’attuale ministro per le Riforme e l’ex ministro alla Giustizia sono profondamente diversi. Mentre per quanto riguardava Anna Maria Cancellieri il suo coinvolgimento nel caso Ligresti era personale e provato da alcune intercettazioni – ricordiamo infatti che la ministra parlava al telefono con la compagna di Ligresti, Gabriella Fragni, a proposito della scarcerazione della figlia Giulia Maria per motivi di salute e che in quella circostanza fu coinvolto anche il figlio della Cancellieri stipendiato dal gruppo Ligresti – non esiste attualmente nessuna prova del fatto che Maria Elena Boschi, o per giunta suo padre, siano stati coinvolti nel dissesto della Banca Etruria.

 

L'autore: Redazione

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