Verdini saccheggia Forza Italia: i nomi degli altri pronti a lasciare Berlusconi

Pubblicato il 21 Dicembre 2015 alle 11:22 Autore: Giuseppe Spadaro
denis verdini

Verdini continua la sua opera di rafforzamento numerica della maggioranza del Governo Renzi. Dopo aver costituito il gruppo parlamentare di ALA, l’ex plenipotenziario azzurro e sodale di Berlusconi comunica il passaggio di altri deputati nel perimetro della maggioranza. A soffrire più degli altri gruppi il suo attivismo parlamentare sembra essere proprio il suo ex partito. Verdini ospite di Lucia Annunziata del programma In mezz’ora in onda su Raitre ha dichiarato: “Raddoppieremo la nostra presenza parlamentare nel giro di un mese, di un mese e mezzo”.

Ecco i nomi di chi sarebbe pronto a passare con ALA: Sandro Bondi e Manuela Repetti più Enrico Piccinelli. Ai tre, tutti provenienti da Forza Italia, si potrebbe aggiungere l’ex del M5S Adele Gambaro. Si parla, dopo le festività natalizie, dell’arrivo di alcuni esponenti al momento vicini ai Conservatori e Riformisti.

Verdini, Berlusconi, Forza Italia, ALA, il leader di Ala mentre si sistema la giacca con cravatta e bretelle

Detto ciò Verdini spiega cosi l’interesse verso il ‘suo’ gruppo: “Penso che ci sia una grande riflessione dentro Forza Italia per la situazione di disagio che si è creata. Noi abbiamo partecipato attivamente alla riforma del Senato, alla legge elettorale, e ci siamo sempre detti pronti a votare le riforme fatte bene”. “Mi auguro – continua Verdini – che l’azione che ho fatto porti a compimento questa legislatura costituente. Tutte le idee sono buone, ma i numeri sono essenziali, ci si dimentica che il Parlamento è fatto di numeri, e non c’è il vincolo di mandato. I conti si fanno quando si andrà a votare, nel 2018”.

Anche Polverini potrebbe passare con Verdini

In Forza Italia sembra tutto finito, “abbiamo offerto uno spettacolo a dir poco indecoroso”. Lo dice a Repubblica l’ex governatrice del Lazio Renata Polverini annunciando che potrebbe lasciare a giorni, direzione Verdini. “Berlusconi ha inventato il vero partito del leader. Il problema è che questo modello ha bisogno di un leader sempre presente. Uno capace di rimettere insieme i cocci. Se non garantisce una presenza costante, se manca una vera struttura organizzata sul territorio, allora l’assenza di leadership complica tutto”. “Siamo tutti molto legati a Berlusconi. Abbiamo combattuto battaglie, anche drammatiche. L’ho sentito poche ore fa, vediamo cosa succede nei prossimi giorni. Uscire è un passo molto forte, che si fa quando si pensa che sia proprio tutto finito”.

Intanto Polverini dialoga con Verdini: “Certo, tra noi si discute. Chi ha lasciato Fi viene comunque dalla storia del partito. Alcuni sono addirittura i fondatori. È normale ragionare, capire le prospettive. Per il momento lo facciamo dalle rispettive posizioni, ma il disagio è fortissimo”.

Napoli risponde a Verdini: nessun esodo

I parlamentari azzurri pronti a fare la valigia verso il gruppo Ala di Verdini “saranno due, massimo tre. E, comunque, se fossi in lui eviterei di gioire”. Lo dice a Qn Osvaldo Napoli, esponente di Forza Italia di lungo corso, sottolineando che “Verdini, Alfano e Bondi fecero le liste di Forza Italia. Erano i più fedeli a Berlusconi, poi hanno voltato le spalle a chi li ha creati. Assurdo”. “C’è la paura del futuro, aumentano i malumori e così ci sono i ‘trasferimenti’ da un gruppo all’altro”. “La gente perché molla il partito? Per convinzione? Macchè. Per arrivare al 2018. L’unica prospettiva è finire la legislatura”. Osvaldo Napoli è convinto che Berlusconi “riuscirà, come sempre, a fare sintesi”.

L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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