D’Alema loda il premier: “Renzi ha fatto la differenza, ma il 40% è grazie anche al Pd pluralista”

Pubblicato il 27 Maggio 2014 alle 16:01 Autore: Giuseppe Spadaro
Massimo D'Alema

Matteo Renzi è stato “protagonista di un balzo in avanti ma nel risultato elettorale pesa anche la forza tradizionale del Pd“. Così Massimo D’Alema a SkyTg24. “Non si arriva al 40% solo con i nuovi elettori di Renzi ma anche con l’elettorato tradizionale che ci ha seguito”. “La struttura delle preferenze è impressionante perchè si dimostra che tutti abbiamo concorso a questa vittoria – osserva D’Alema – Molti candidati non renziani sono stati eletti: il nostro elettorato tradizionale ha tenuto, è rimasto. Abbiamo dimostrato di essere un grande partito, di avere un leader con forza espansiva ma anche di essere un partito in grado di rappresentare una varietà di elettori”. “Siamo stati uniti in questa campagna elettorale – spiega – Il Pd è partito pluralista ma in grado nelle battaglie che contano di essere unito”.

Massimo D'Alema

Massimo D’Alema

D’Alema analizza poi il voto. “La forza innovativa, il dinamismo, la speranza che Renzi ha portato nella vita politica italiana: questo ha fatto la differenza rispetto al voto dell’anno scorso”. “E forse – aggiunge – anche la paura suscitata da Grillo, che non si è reso conto che la violenza della sua campagna elettorale ha spaventato una parte dell’opinione pubblica che ha votato per l’unica forza che poteva fare argine. Perchè è vero che la gente è arrabbiata ma non vuole sfasciare tutto, vuole delle risposte”. D’Alema racconta di essere “rimasto in contatto” con Renzi “per tutta la campagna elettorale cui – sottolinea – ho partecipato con grande intensità”. “Ci scambiamo impressioni con i messaggi, come fanno i ragazzi”, rivela con un sorriso. Dopo la vittoria “gli ho fatto i miei complimenti. Gli ho detto che era al di là di ogni aspettativa. Il presidente del Consiglio in questo è molto avvicinabile, semplice, ha mantenuto uno stile molto simpatico, accessibile: ascolta, fa le battute”. Quanto ai passati dissapori con Renzi, D’Alema spiega che è parte della “lotta politica ma non è mai stato nulla di personale”.

L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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