Unioni civili, Becchi duro con M5S: “stampella di Renzi”

Pubblicato il 4 Febbraio 2016 alle 10:48 Autore: Alessandro De Luca
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Dalle colonne del Giornale, Paolo Becchi non rinuncia a mettere in guardia il Movimento 5 Stelle sull’inedito asse con il Partito Democratico, che sta andando in scena questi giorni, nel contesto dell’approvazione del disegno di legge Cirinnà.

Unioni civili, Becchi: “Renzi costretto a cercare una stampella”

Secondo il professore, infatti, i 5 Stelle, attirati “dalle vedute moderne”, “sono caduti dentro in pieno” nella “trappola”, preparata dal premier Matteo Renzi, perché hanno dato un appoggio “oltranzista e massimalista” all’attuale impianto del disegno di legge, permettendo all’ex sindaco di Firenze di avere i numeri per far passare il provvedimento. Becchi ricorda, infatti, la particolarità del tema e le implicazioni del disegno di legge Cirinnà: “il punto non è”, scrive il filosofo del diritto, “negare che un genitore omosessuale possa essere un ‘buon genitore'”, ma “è, diversamente, quello di mettere in questione il fatto che il solo desiderio di paternità/maternità si trasformi in un diritto alla genitorialità”.

Una questione, quella sviscerata da Becchi, su cui, oggi, verte gran parte della polemica connessa alla Cirinnà: non solo i partiti di centro-destra sono contrari, ma anche quei politici legati al mondo cattolico che non si riconoscono nell’area moderata. In sostanza, si sta parlando dei cattodem, ossia i parlamentari cattolici del Partito Democratico. Secondo il professore, infatti, difficilmente voteranno il provvedimento nella sua attuale impostazione e a riprova dell’esistenza di alcuni mal di pancia anche al Nazareno, Becchi cita l’emendamento firmato da alcuni parlamentari democratici che chiede un inasprimento delle pene per le pratiche di maternità surrogata, anche se realizzate all’estero.

Detto in altre parole, Renzi rischierebbe di non avere il pieno appoggio del suo stesso partito, ragion per cui avrebbe necessità di trovare una “maggioranza trasversale“, pronto a fargli da “stampella“. Il tutto, poi, non sarebbe unicamente riconducibile alla spinosa questione delle unioni civili, ma anche ad altre riforme che mirano ad estendere la legislazione sui diritti civili, in programma per il 2016.

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Unioni civili, Becchi: “Renzi gioca sul terreno dei ‘valori’ per sviare su ciò che conta”

Ma perché, secondo Becchi, quella delle unioni civili è una trappola per il Movimento Cinque Stelle? Perché “Renzi sta giocando sul terreno dei ‘valori’ per sviare l’attenzione su quello che realmente gli interessa”, ossia il referendum confermativo della riforma costituzionale, che si celebrerà nel prossimo autunno. In questo modo, parlando “di tutto per non parlar di niente”, il premier punta a generare un’ampia astensione, che gli consentirebbe di portare a casa la riforma in maniera più agile.

In tutto questo, secondo il filosofo del diritto, a perderci è proprio il Movimento Cinque Stelle: da un lato, nelle amministrazioni locali, il partito fa “la guerra a Renzi per riaffermare una verginità a Quarto miseramente perduta”, dall’altro, in parlamento, è disposto a fare da stampella “con la vana speranza di prenderne prima o poi il posto”.

L'autore: Alessandro De Luca

Classe 1990. Laureato in Scienze politiche (indirizzo Scienze di governo e della Comunicazione Pubblica) alla Luiss Guido Carli di Roma. Giornalismo e politica, le mie passioni da sempre. Collabora con Termometro Politico da maggio 2014. Attualmente è membro di Giunta dell'Associazione Luca Coscioni.
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