Elezioni europee, Cuperlo “Decisivo impatto di Renzi”

Pubblicato il 29 Maggio 2014 alle 09:39 Autore: Giuseppe Spadaro

Gianni Cuperlo riconosce il merito di Renzi, senza giri di parole, e afferma: “L’ impatto di Renzi è stato decisivo, riconoscerlo è un atto di onestà. Si fa dell’ironia sul carro del vincitore dove tutti si affannerebbero a salire. Mi pare una caricatura ingenerosa. La verità è che l’ intero partito, il suo gruppo dirigente, si è mosso con la convinzione che il traguardo davanti a noi fosse decisivo e i rischi di tenuta del nostro ordinamento una incognita vera. Nessuno si è tirato indietro e ciascuno ha fatto la sua parte”.

Gianni Cuperlo, avversario di Renzi nella sfida per la segreteria del Pd, intervistato da L’Unità aggiunge: “Quel 40% carica Palazzo Chigi di un dovere enorme, ma insieme ci restituisce per intero la questione del partito che immaginiamo, del suo profilo e funzionamento, della prassi che si coltiva nella sua direzione e nella vitalità del suo pluralismo”.

cuperlo

L’ex presidente del Pd va oltre: “Io leggo la gestione unitaria della nuova fase come la scelta di condividere questo bisogno. Se è così non solo sono favorevole, ma credo che nei prossimi giorni dovremo concorrere tutti a trovare le soluzioni e l’equilibrio più utili al bene del governo e del nostro partito. Questo vuol dire promuovere persone di qualità, anche dai territori e fuori dalle filiere di corrente”.

Per Cuperlo è “decisivo allargare il campo alla nostra sinistra, soprattutto in vista del voto politico che non sarà la fotocopia dell’oggi. Bene la riflessione che si apre dentro Sel, ma bene guardare anche al tanto di buono che è fuori da noi, associazioni, movimenti, forze del civismo, della legalità”.

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Fassina “Onore a Renzi, uomo giusto posto giusto” – Come Cuperlo, anche Stefano Fassina rende onore a Renzi: “L’avevo sottovalutato. Ha dimostrato grandi qualità: è l’uomo giusto al posto giusto. Ha capito più e meglio di noi che era la fine di una stagione, intuendo che stava avvenendo un passaggio d’ epoca”. Fassina che ha più volte polemizzato col segretario del Pd e premier puntualizza: “Non salgo su nessun carro del vincitore, non voglio poltrone. E ragiono con la mia testa. Continuo, ad esempio, a pensare che puntare a consolidare il 40% con la Terza via di Blair vorrebbe dire andare a sbattere”. Il Pd – conclude l’ex sottosegretario all’economia Fassina – potrà rimanere così forte se rimane un partito plurale e non schiacciato su un’unica posizione. Io continuerò a battermi per le idee nelle quali credo, ma onore a Matteo: ha reso credibile una proposta di vero cambiamento”.

L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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