Patto Nazareno: Berlusconi continua ad aiutare Renzi segretamente?

Pubblicato il 11 Marzo 2016 alle 16:08 Autore: Daniele Errera
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Patto Nazareno: Berlusconi continua ad aiutare Renzi segretamente?

A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si indovina. L’indiscrezione parte dal blog di Andrea Giacobino ed è immediatamente rimbalzata su Dagospia, portale internet conosciutissimo per temi politici caldi. L’argomento sarebbe un nuovo ‘inciucio’ fra Berlusconi e Renzi. Un ‘Nazareno 2.0’, sancito dagli straordinari introiti di ‘casa Berlusconi’: +60 milioni di euro, grazie ai risultati di settembre 2015.

Patto Nazareno, Fininvest guadagna

Chi pensava ad una vendetta politica, questa non si è presentata. Almeno sotto il punto di vista dei profitti delle aziende di Silvio Berlusconi, né colpiti né affondati dal Presidente del Consiglio, di casacca diversa. Nonostante il Pd al Governo, quindi, la Fininvest continua a fare soldi, tanti soldi: “nel dettaglio – scrive Giacobino – 19 milioni sono arrivati dalla Prima holding, 14,5 milioni dalla Seconda, 6,3 milioni dalla Terza e 20 milioni dalla Ottava”. Tutte dirette dai figli dell’ex Cav.

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Quindi, nonostante tutte le ipotesi politiche tanto ventilate quanto presunte, anche alla luce dell’abbandono del confronto al Nazareno, alla fine la ‘vendetta politica’ della sinistra nei confronti di Berlusconi non c’è stata. Le sue aziende sembrano ancora godere di buona salute, visti i fatturati. E c’è chi ipotizza che in cambio l’ex premier aiuti sottotraccia l’attuale inquilino di Palazzo Chigi, nella fattispecie sulle amministrative.

La sopravvivenza di Renzi è data anche dalle elezioni locali, tanto più che si tengono nelle più importanti città italiane: Roma, Milano, Napoli, Torino ed altre ancora. Dovunque il Pd è in difficoltà: a Roma Giachetti è tutt’altro che un candidato forte (almeno non forte quanto lo furono Rutelli e Veltroni), a Napoli il Pd sembrerebbe terza forza, dopo i grillini e De Magistris (sindaco uscente), quindi fuori dal ballottaggio. Se si calcola che a Milano la situazione è incerta e che a Torino Piero Fassino è in difficoltà per via delle spinte provenienti da sinistra, ecco che il quadro è completo: il pd rischia di uscire sconfitto dovunque.

Il che produrrebbe un caos politico per Renzi e per l’esecutivo da lui presieduto: da una parte la sinistra dem, che ricomincerebbe a lottare all’interno del partito, dall’altra gli alleati centristi (Alfano e Verdini su tutti), la cui forza contrattuale continuerebbe a crescere, dopo quella battuta d’arresto subita alle elezioni europee del 2014 (tondo 40,8% di Renzi).

Patto Nazareno, la dubbia scelta dei candidati di centrodestra

Cosa fa Berlusconi in tutta questa prateria da poter colonizzare? Propone Guido Bertolaso a Roma, pur con i sondaggi che lo danno staccato dalla candidata grillina e da Giachetti (e si sa quanto Berlusconi sia attaccato all’uso dei sondaggi), a Torino impone Osvaldo Napoli, un nome che difficilmente impensierirà Fassino e su Napoli, città che nel recente passato l’ha sostenuto vigorosamente, non propone un grande nome di rottura che potrebbe mettere in difficoltà il sindaco ex magistrato. E’ per questo che in seno alla Lega Nord si pensa sempre di più ad un ritorno di fiamma fra Forza Italia e Partito Democratico, fra Berlusconi e Renzi, che penalizzerebbe la coalizione di centro destra. Per questo a via Bellerio si fa sempre più avanti l’idea di correre da soli alle prossime amministrative.

 

L'autore: Daniele Errera

Nato a Roma classe 1989. Laureato in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali con la tesi "Dal Pds al Pd: evoluzione dell'organizzazione interna". Appassionato di politica, ha ricoperto vari ruoli nel Partito Democratico e nei Giovani Democratici. E' attivo nell'associazionismo territoriale.
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