Quanti si laureano in Italia? Meno che in tutta Europa, e cresce il gap uomini-donne – infografiche

Pubblicato il 11 Maggio 2016 alle 16:52 Autore: Gianni Balduzzi
Quanti si laureano in Italia, mappa dell'Europa

Quanti si laureano in Italia? Me che in tutta Europa, e cresce il gap uomini-donne – infografiche

Siamo un Paese di giovani non istruiti, in particolare e sempre più i maschi.

Questa sembra essere la sentenza degli ultimi dati di Eurostat sui laureati in Europa.

Siamo il Paese con meno trentenni laureati. Non si tratta tanto del fatto che pochi si iscrivono all’università, il numero di coloro che lo fanno è comunque in diminuzione, ma perchè moltissimi lasciano, e di fatto i laureati finali sono decisamente pochi. Solo il 25% dei 30enni ha una laurea nel nostro Paese, anche meno in Romania, meno che in Portogallo, Slovacchia, Bulgaria, Macedonia.

Basti pensare che la stessa percentuale è superiore al 50% in Irlanda, Lituania, Svezia e Norvegia, è del 47% nel Regno Unito, del 45% in Francia, del 46% nei Paesi Bassi.

Spicca curiosamente il 32% della Germania, un dato basso. Nel Paese di Angela Merkel però sappiamo quanto è diffuso e molto efficiente l’apprendistato e l’alternanza scuola lavoro di tipo tecnica nelle scuole superiori.

Quello che è in realtà centrale è anche il trend degli ultimi anni. In tutta Europa è stato al rialzo, anche se non un rallentamento in alcuni Paesi dopo la crisi, ma le posizioni relative, con l’Italia all’ultimo posto, per esempio, non sono cambiate molto.

Vi è però un aspetto che spicca su tutti gli altri

Quanti si laureano in Italia, molte più donne che uomini – infografiche

Tutti avranno notato come la curva della proporzione di laureate superi quasi ovunque quella dei laureati, e non solo, negli anni il divario diventa effettivamente sempre più importante. In particolare in Italia.

Solo in Turchia, e non ci si stupisce, sono più gli uomini a prendere un titolo universitario, ma nei Paesi Baltici e nel Nord Europa il gap raggiunge anche il 20%.

In Italia è del 10,8%, comunque superiore alla media europea

E, fatto, fondamentale, è in crescita. Era solo del 1,5% nel 2001 e poi è aumentato sempre più.

E’ uno dei fatti peculiari degli ultimi anni, non a caso l’occupazione femminile ha vissuto una crisi inferiore di quella maschile. Vedremo se quanto sta avvenendo avvicinerà la parità in tutti campi, in primis il tasso di occupazione, o meno.

L'autore: Gianni Balduzzi

Editorialista di Termometro Politico, esperto e appassionato di economia, cattolico- liberale, da sempre appassionato di politica ma senza mai prenderla troppo seriamente. "Mai troppo zelo", diceva il grande Talleyrand. Su Twitter è @Iannis2003
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