Donald Trump e Beppe Grillo: somiglianze e differenze

Pubblicato il 14 Novembre 2016 alle 10:31 Autore: Redazione

Donald Trump e Beppe Grillo: somiglianze e differenze

La somiglianza di Trump con Berlusconi, come molti avevano inizialmente sostenuto, era suggerita da elementi evidenti. Entrambi ricchi imprenditori, entrambi edonisti. L’uno Presidente degli Stati Uniti d’America, e l’altro Presidente del Consiglio italiano, entrambi da outsiders. Ma questa somiglianza cede il passo ad una ancor maggiore con un altro politico di casa nostra: Beppe Grillo.

Al di là degli entusiasmi generalizzati provenienti da Grillo – è stato il primo politico italiano a registrare, in notturna sulla scia dei risultati che a mano a mano decretavano la vittoria del magnate americano, un messaggio per sottolineare come ci sia un vento di protesta che sta investendo il mondo intero – la sintonia con Trump è racchiusa, tutta, nella politica ostile alle spinte innovatrici.

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Trump – Grillo: le contraddizioni

Certamente, Grillo non avrebbe mai appoggiato la candidata democratica simbolo dei radical chic anche se, molto probabilmente, ne condivideva di più alcuni aspetti della linea politica. Tuttavia, schierarsi con la casta, lui che sulla lotta alla casta ha costruito l’immagine del suo partito/movimento, che, tra l’altro, gli ha garantito l’ascesa nella politica nazionale, ed il rafforzamento in quella locale, sarebbe stato incoerente e pernicioso per la storia e l’evoluzione del Movimento 5 stelle, ormai considerato il più accreditato concorrente del Partito democratico per diventare il prossimo inquilino di Palazzo Chigi.

Trump – Grillo: le somiglianze

Ma quale visione politica effettivamente condividono Trump e Grillo? Rilanciare l’occupazione potrebbe essere il primo fattore. Nella versione dell’ex comico ligure, il tema è supportato dal reddito di cittadinanza, indicato sul blog come primo punto del programma. Un progetto di legge è attualmente in esame nelle Commissioni Lavoro di Camera e Senato. L’intento è quello di rilanciare i consumi che, a loro volta, farebbero aumentare i profitti delle imprese. Fattibile? Per Milton Friedman, sì. Ma bisogna prima trovare un modo ragionevole di attuabilità.

Trump e Grillo, entrambi criticano duramente Banche e sistema attuale

Un secondo punto riguarda il sistema finanziario e le banche. Trump vorrebbe un sistema finanziario meno rigido in cui le banche tornino a erogare prestiti con la disinvoltura precedente la crisi del 2008. Il pensiero di Grillo, fomentato dallo scandalo delle banche Venete, di Banca Etruria, del Monte dei Paschi, mostra una certa avversione per il sistema bancario italiano, devoto quasi totalmente al prestito alle imprese e recalcitrante quando si tratta di finanziare un privato. Un cavallo di battaglia del Movimento 5 Stelle riguarda la creazione di un sistema bancario integro, basato principalmente sulla economia reale (produzione di beni e servizi) a discapito di quella finanziaria (fondata esclusivamente sul reperimento di capitali a fini speculativi). Inoltre, vuole far valere il diritto di decidere sulla permanenza nell’Unione Monetaria.

Trump – Grillo: le forti differenze su clima e immigrazione.

cambio climatico

Cambio Climatico. Sul clima, Trump ha chiaramente sostenuto di volersi sfilare dal Trattato di Parigi insistendo sulla convinzione, già espressa in campagna elettorale, di ritenere il riscaldamento globale “un falso”. Di tutt’altro avviso Grillo che tiene molto al tema delle energie e del clima. Grillo si è detto insoddisfatto dei contenuti dell’accordo. Secondo lui, si sono estromesse alcune priorità. Un esempio: l’azzeramento dei sussidi all’industria petrolifera. E ancora, il potenziamento dei fondi europei per la tutela della biodiversità e dell’ecosistema. L’intensificazione degli sforzi per garantire una crescita ai Paesi in via di sviluppo per limitare l’impatto ambientale.

referendum ungheria, immigrazione, rifugiati

Immigrazione. L’altro punto, su cui la sintonia tra Grillo e Trump sfuma, riguarda gli immigrati. Trump ha allarmato intere generazioni con la previsione di metodi poco ortodossi: la costruzione del muro a confine con il Messico e l’espulsione di 3 milioni di immigrati clandestini (che per farsi un’idea rappresenta il numero di abitanti di una città come Napoli). Grillo sul tema è più ragionevole, ciò che lo infastidisce, infatti, non sono i migranti in sé, ma gli interessi economici poco limpidi che ne accompagnano la gestione.

Beppe Grillo, M5S, Matteo Salvini, Lega Nord

In attesa del voto in Italia

Evidentemente Trump rappresenta un po’ tutti quei partiti che sono espressione di una strategia politica reazionaria e protezionista. Non solo il Movimento di Grillo, quindi. ma anche e, forse, soprattutto alla Lega di Salvini e a Fratelli d’Italia della Meloni. Fino ad arrivare a Forza Italia di Berlusconi, senza lasciare indietro le forze di estrema destra. Tuttavia, ad oggi, l’unico partito che può competere con quello di Renzi, per governare l’Italia, è il Movimento 5 stelle. La strada per le elezioni è ancora lunga, si vedrà. L’ “effetto Trump” inciderà sul voto italiano? Chi ne gioverà maggiormente?

Letizia Santoni

L'autore: Redazione

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