Sondaggio Swg: intenzioni di voto fedeli al risultato delle europee, in attesa di una svolta

Pubblicato il 20 Giugno 2014 alle 11:57 Autore: Stefano Silvani
Sondaggio Swg, intenzioni di voto.

Sondaggio Swg: intenzioni di voto fedeli al risultato delle europee, in attesa di una svolta

Il sondaggio Swg pubblicato questa mattina torna a mostrare le intenzioni di voto degli Italiani, a quasi un mese dalle elezioni europee che hanno incoronato il PD dando a Renzi una forte legittimazione popolare con oltre il 40% dei voti. Da quel 25 Maggio la situazione è rimasta quasi ferma per i partiti, con il PD che si mantiene fortissimo raggiungendo il 41%, Forza Italia che non si smuove dal deludente 16,7% ed il Movimento 5 Stelle che perde qualche decimo scendendo al 20,6%. Oltre alle tre principali forze politiche, Swg mostra come gli elettori siano in questo momento decisamente più attratti dall’area di centrosinistra: Con il fortissimo risultato del PD, accompagnato da Sel al 3,1% (che dovrà resistere alle spaccature di questi giorni), IDV allo 0,5% e gli altri partiti all’1,4%, il Centrosinistra raggiunge il 46% dei voti, anche se l’apporto dei partiti minori è quasi ininfluente rispetto alla forza del PD di Renzi.

Sondaggio Swg, intenzioni di voto.

Sondaggio Swg, intenzioni di voto.

Il Centrodestra invece si deve accontentare del 31,4%, e qui il voto è decisamente più frammentato: poco più della metà di questo risultato è da imputare al principale partito Forza Italia, dato che Lega Nord si mantiene ben oltre il 6% (Salvini traina il partito anche oltre il risultato delle Europee), il Nuovo Centrodestra ottiene il 4%, Fratelli d’Italia rimane appena sotto il 4% e gli altri partiti aggiungono lo 0,3%. Anche in questo caso sono ben poche le differenze rispetto alle Europee di Maggio, e uscendo dagli schieramenti Scelta Civica (che era Scelta Europea alle elezioni) si mantiene sullo 0,7% mentre gli altri partiti ottengono l’1,3%. L’immobilità delle intenzioni di voto indica l’attesa di una svolta da parte dei cittadini, che rimangono fermi sulle proprie posizioni in virtù dei pochi cambiamenti avvenuti nell’ultimo mese: l’attesa per le riforme di Renzi è forte, e solo un’accelerata in questo senso può cambiare le carte in tavola sia per i partiti al Governo che per quelli all’opposizione.

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