Pensioni notizie oggi: Ape ed età pensionabile, decreti entro gennaio 2018

Pubblicato il 15 Gennaio 2018 alle 12:01 Autore: Daniele Sforza
Pensioni notizie oggi: Ape ed età pensionabile, decreti entro 30 gennaio 2018

Pensioni notizie oggi: Ape ed età pensionabile, decreti entro gennaio 2018.

Sul fronte pensioni notizie oggi riguardano l’approvazione dei decreti attuativi legati al tema previdenziale e contenuti nella Legge di Bilancio 2018. Il governo avrà tempo fino al 30 gennaio 2018 per l’approvazione dei decreti che riguardano l’estensione delle categorie dei lavori gravosi all’Ape sociale, esentandoli pertanto dall’aumento dell’età pensionabile previsto per il 2019. Inoltre c’è attesa anche per l’istituzione delle commissioni tecniche scientifiche chiamate a definire le attività gravose e a calcolare l’aspettativa di vita per i lavori specifici. C’è il timore che possano esserci dei ritardi in merito all’approvazione dei decreti attuativi. Tuttavia, da oggi al 30 gennaio mancano ancora 15 giorni. Due settimane di tempo per concretizzare le modifiche sul tema previdenziale proposte nella Legge di Bilancio.

Pensioni notizie oggi: le ultime notizie

Giunti ormai al 15 gennaio, in attesa dei decreti attuativi 2018, è giunto il momento di fare un breve riepilogo sulle novità in ambito previdenziale di quest’anno. Novità che si traducono in interventi, che non sempre hanno accolto il favore dei sindacati, Cgil in primis. C’è anche da dire che gli interventi e le modifiche effettuate, come ha più volte dichiarato lo stesso esecutivo, si sono ritenute necessarie per correggere alcuni difetti in essere sul tema pensioni. E più volte gli esponenti del governo hanno affermato che interventi simili potranno essere effettuati anche negli anni a venire. Piccole modifiche o interventi correttivi, per l’appunto. Mentre è fuori discussione una proposta di abolizione, come vuole una parte del centrodestra.

Pensioni notizie oggi: le novità 2018

Con la Legge di Bilancio 2018 è stato confermato l’accesso all’età pensionabile per età anagrafica tramite il meccanismo dell’aspettativa di vita. Gli aumenti di quest’ultimo meccanismo, non potranno eccedere i 3 mesi. Nel caso di eventuali incrementi, potrà essere effettuato il recupero nel biennio successivo. Nell’eventualità di riduzioni, i decrementi saranno tolti ai possibili aumenti di aspettativa, ai fini di bilanciamento.

Quindi, a partire dal 1° gennaio 2019 l’aspettativa di vita aumenterà a 5 mesi e l’età anagrafica per accedere alla pensione salirà a 67 anni. Per quanto riguarda la pensione anticipata, i requisiti cambiano a 43 anni e 3 mesi di contributi per gli uomini; un anno in meno per le donne.

Esentati dall’aumento dell’aspettativa di vita vi sono i soggetti che rientrano nelle categorie di lavori gravosi e usuranti. Tali lavoratori devono però rispettare alcuni requisiti, vale a dire minimo 30 anni di contribuzione e svolgimento della mansione gravosa per almeno 7 anni negli ultimi 10.

Altre modifiche che agevolano la pensione anticipata riguardano l’Ape sociale e l’Ape volontaria. La prima è stata estesa ai lavoratori a tempo determinato (18 mesi di lavoro negli ultimi 3 anni; 30 anni di contributi; Naspi terminata da almeno 3 mesi). Anche i soggetti che effettuano lavori gravosi possono accedere a tale misura. Inoltre, figura anche lo sconto contributivo di anno per le donne con figli, fino a un massimo di 2 anni. L’Ape volontaria invece rappresenta uno strumento per il quale il lavoratore che vuole andare in pensione, stipula un accordo con la banca da restituire nei successivi 20 anni.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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