Buoni fruttiferi di Poste Italiane: i migliori da sottoscrivere

Pubblicato il 8 Marzo 2018 alle 15:39 Autore: Daniele Sforza
Buoni fruttiferi postali migliori e più convenienti

Buoni fruttiferi di Poste Italiane: i migliori da sottoscrivere.

I buoni fruttiferi postali rappresentano uno strumento di risparmio molto conveniente in generale. Risultano meno rischiosi dei Bot, ovvero dei Buoni del Tesoro; e sono garantiti direttamente dallo Stato. Emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti, sono collocati presso gli uffici di Poste Italiane. Difficile considerare quale buono sia più vantaggioso e conveniente rispetto a un altro. Perché i benefici dei Buoni fruttiferi postali dipendono sostanzialmente dalle esigenze del singolo risparmiatore. Non ci resta quindi che redigere una breve panoramica dei Bfp, focalizzandosi sui principali vantaggi.

Buoni fruttiferi di Poste Italiane: vantaggi generali

Parlando in senso generale, i Buoni fruttiferi postali non prevedono spese di collocamento, gestione e rimborso. Inoltre, proprio il rimborso del capitale investito può essere richiesto in qualsiasi momento. Parlando invece di tassazione, quest’ultima risulta agevolata al 12,50%. Esistono diversi tipi di Bfp, ma sono due le macrocategorie da elencare: cartacei e dematerializzati. Entrambi sono facilmente sottoscrivibili presso gli uffici di Poste Italiane, ma anche online, per via telematica. La loro sicurezza è conferita dalla garanzia dello Stato, che li rende uno strumento più che sicuro.

Buoni fruttiferi: buono ordinario, vantaggi e caratteristiche

La durata massima del Buono ordinario equivale a massimo 20 anni. Nello specifico, questa tipologia di Buono è riservata a chi vuole investire i propri risparmi a lungo termine. Il Buono ordinario prevede tassi di rendimento fissi e crescenti nel tempo. Come per gli altri buoni, non sono previste spese di sottoscrizione, gestione e rimborso; e il rimborso del capitale investito potrà essere richiesto in qualsiasi momento. Il diritto agli interessi maturati parte dal secondo anno di sottoscrizione del Buono. La sottoscrizione può avvenire presso gli uffici di Poste Italiane o online; e quindi in forma cartacea o dematerializzata. Infine, il buono è sottoscrivibile a partire da 50 euro o multipli. Come per altri Buoni, è esente da imposta di bollo i Bfp di valore di rimborso non superiore complessivamente a 5.000 euro. Inoltre sono esenti da imposta di successione; mentre sugli interessi si applica la ritenuta agevolata del 12,50%.

Per quanto riguarda i rendimenti del Buono ordinario, riepiloghiamo la tabella diffusa da Risparmio Postale. Le condizioni sono in vigore dal 22 gennaio 2018.

Periodo di possesso Tasso annuo nominale lordo Rendimento effettivo annuo lordo alla fine di ciascun periodo di possesso
Fine 1° anno 0,05% 0,05%
Nel 2° anno 0,05% 0,00%
5° anno 0,05% 0,05%
10° anno 1% 0,52%
15° anno 1,5% 0,85%
20° anno 3,5% 1,5%

Buoni fruttiferi postali: Buono 3 anni Plus, caratteristiche principali

I Bfp più convenienti per chi vuole investire a breve termine corrispondono ai Buoni 3 anni Plus. Alla scadenza dei 3 anni sarà possibile ritirare l’importo che si è versato più gli interessi. Per questa tipologia di Buono, sarà possibile ritirare il capitale versato anche prima della scadenza dei 3 anni. In questo caso, però, non si avrà diritto agli interessi maturati. A tal proposito, si precisa che il rendimento effettivo annuo lordo alla fine del 3° anno di possesso, equivale allo 0,40%. La sottoscrizione può essere effettuata negli uffici postali o online; e parte da importi di 50 euro o multipli.

Buoni fruttiferi di Poste Italiane: Buoni 3×2 e 3×4, vantaggi

Per chi volesse allungare i tempi dell’investimento, allora sono consigliabili i Buoni 3×2 (fino a 6 anni) e 3×4 (fino a 12 anni). La prima tipologia di Buono prevede quindi una durata massima di 6 anni ed è adatta per chi vuole investire a medio termine. Gli interessi maturano a partire dalla fine del 3° anno. Prima di questo periodo sarà possibile chiedere il rimborso del capitale investito, ma senza gli interessi. Per quanto riguarda il rendimento effettivo annuo lordo, eccolo specificato.

  • Alla fine del 3° anno: 0,30%;
  • Alla fine del 6° anno: 1%.

I Buoni 3×4 sono più convenienti per chi vuole investire a medio-lungo termine. In questo caso la durata massima equivale infatti a 12 anni. Gli interessi maturano ogni triennio e il rimborso del capitale investito prima della fine del primo triennio non prevede la maturazione degli interessi. La sottoscrizione può avvenire presso gli uffici postali o online o tramite App come per gli altri tipi di buoni.

Andiamo adesso a vedere la percentuale di rendimento effettivo annuo lordo alla fine di ogni triennio.

  • Fine 3° anno: 0,30%;
  • Dopo il 6° anno: 0,75%;
  • Dopo 9° anno: 1,25%;
  • Fine 12° anno: 1,50%.

Buoni fruttiferi: Buono per minori, caratteristiche e rendimenti

La Cassa Depositi e Prestiti emette anche Buoni dedicati ai minori, che possono durare fino a un massimo di 18 anni; e che quindi garantiscono la maturazione degli interessi fino a quando il “minore” raggiunge la maggiore età. Sarà possibile scegliere tra la forma cartacea e demateralizzata, ma la sottoscrizione potrà avvenire solo presso gli uffici postali. I Buoni in forma dematerializzata potranno essere sottoscritti tramite il Piano di Risparmio Piccoli e Buoni. Andiamo adesso a vedere la tabella del rendimento effettivo annuo lordo, riferito alla fine di ogni periodo di possesso.

Durata investimento Rendimento effettivo annuo lordo
1 anno e 6 mesi 0,50%
2 anni 0,50%
3 anni 0,60%
4 anni 0,60%
5 anni 0,80%
6 anni 1,10%
7 anni 1,20%
8 anni 1,25%
9 anni 1,35%
10 anni 1,45%
11 anni 1,50%
12 anni 1,60%
13 anni 1,65%
14 anni 1,70%
15 anni 1,80%
16 anni 1,90%
17 anni 2%
18 anni 2%

 

Buoni fruttiferi postali: Buono 4 anni risparmiosemplice

Concludiamo con gli ultimi Buoni emessi da CDP e ufficializzati recentemente in Gazzetta. Si tratte dei Buoni 4 anni risparmio semplice. Convenienti per chi decide di risparmiare gradualmente senza investire grandi somme. Con 24 sottoscrizioni periodiche, sarà possibile raggiungere inoltre un rendimento premiale. La sottoscrizione avviene presso gli uffici postali, ma sarà necessario essere titolari di un conto corrente postale o di un Libretto Risparmio Postale che abbiano la stessa intestazione dei Buoni e l’adesione al Piano di Risparmio risparmiosemplice.

Inoltre, come spiega la guida di Poste Italiane, esistono tre tipi di sottoscrizioni.

  • Sottoscrizioni periodiche: possono essere mensili o bimestrali, ogni 5 o 27 del mese. Importo minimo: 50 euro e multipli; importo massimo: 1 milione di euro.
  • Sottoscrizioni aggiuntive giornaliere: non contribuiscono a raggiungere il numero minimo di sottoscrizioni periodiche per ottenere il rendimento premiale. Importo minimo: 50 euro; importo massimo: 10.000 euro;
  • Sottoscrizioni da reinvestimento: le somme che derivano dalla scadenza dei Buoni 4 anni risparmiosemplice verranno reinvestite in maniera automatica nell’ambito del Piano di Risparmio, per importi multipli di 1 cent., nel rispetto dell’importo minimo di 50 euro.

Adesso passiamo a vedere i rendimenti annui lordi standard e premiale, da considerare alla fine di ciascun anno di possesso.

Periodo di possesso Rendimento annuo lordo standard Rendimento annuo lordo premiale
1 0% 0%
2 0% 0%
3 0% 0%
4 0,40% 0,60%

Conclusioni

Quindi, quali sono i buoni fruttiferi più convenienti? Difficile dare una risposta definitiva a questa domanda. Ognuno ha le proprie esigenze e bisogni di investire a breve, medio o lungo termine. E in base a questo sceglierà il Buono più adatto per se stesso. Per avere maggiori informazioni, la Cdp rimanda agli uffici postali, dove sarà possibile consultare l’informativa a riguardo; oppure ai siti online di Poste Italiane e della Cassa Depositi e Prestiti stessa.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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