Mario Bozzoli: trovato sangue negli spogliatoi, le indagini

Pubblicato il 16 Maggio 2018 alle 11:00 Autore: Antonella Cariello
Mario Bozzoli

Mario Bozzoli: trovato sangue negli spogliatoi, le indagini

Le indagini che hanno preso avviso dall’8 ottobre 2015 sulla morte di Mario Bozzoli, imprenditore di Marcheno, in provincia di Brescia, proseguono, anche se il corpo non è stato ancora ritrovato. Le tracce di sangue sugli abiti trovati nell’armadietto dello spogliatoio sembrano, però, aprire nuove piste e, con esse, la possibilità di dare una svolta al caso.

“Chi l’ha visto?” apre la strada a nuove indagini su Mario Bozzoli

“Chi l’ha visto?” il noto programma trasmesso su Rai 3 ha preso in cura il caso Bozzoli. Nel corso della puntata del 9 maggio ha rivelato il rinvenimento di piccole tracce di sangue sull’interno e sul bordo superiore dei jeans che l’imprenditore aveva lasciato nell’armadietto dello spogliatoio della fonderia di cui era proprietario.

Le tracce ematiche si sono rivelate essere appartenenti allo stesso Bozzoli. I Ris hanno dedotto che la posizione in cui si trovano le tracce biologiche rivelerebbero che delle dita, forse di un killer, con ancora residui di sangue della vittima sulla pelle delle proprie mani, hanno rovistato nella tasca. Ma con quale intenzione? Diverse ipotesi sono state avanzate riguardo cosa stesse cercando chi ha frugato nell’indumento. Alcuni sono indirizzati sulla possibilità che il misterioso indagato fosse alla ricerca di appunti sull’azienda: il che sarebbe effettivamente plausibile, stando all’abitudine di Mario Bozzoli di appuntare su piccoli fogli sciolti gli orari e le informazioni di entrata e uscita del camion, le sue stesse attività.

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Il mistero di Marcheno è doppio

Quando è scomparso Mario Bozzoli, l’operaio Beppe Ghirardini è impegnato nel turno. Insieme a lui altri due operai. Era a conoscenza dei frequenti diverbi tra Mario e il fratello maggiore Adelio, contitolare della struttura. Al punto da rivolgersi incredulo, la sera dell’accaduto, ad Adelio, chiedendogli come mai lavorasse, sapendo della scomparsa di Mario. Si sente rispondere, in dialetto, che il lavoro è lavoro. Quando, il giorno dopo, Ghirardini va a caccia diretto verso la Valcamonica, muore. Nello stomaco della vittima vengono ritrovate due esche di cianuro. Il mistero di Marcheno è insomma doppio. Ci sarà da aspettarsi un infittirsi dei legami tra i due casi?

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