Limiti velocità neopatentati e nuovo codice della strada 2019. Le multe

Pubblicato il 16 Aprile 2019 alle 21:15 Autore: Claudio Garau

Che cosa dice il Codice della Strada circa i limiti di velocità per i neopatentati e quali multe prevede in caso di violazione.

Limiti velocità neopatentati e nuovo codice della strada 2019. Le multe
Limiti velocità neopatentati e nuovo codice della strada 2019. Le multe

Non è la prima volta che affrontiamo temi legati alle multe e alle infrazioni alle regole del Codice della Strada 2019. Di seguito pare, però, opportuno fare il punto su cosa la legge prevede in merito ai limiti di velocità, nella circolazione su veicoli, per i neopatentati e le correlate multe. Ciò anche allo scopo di dissuadere gli automobilisti più giovani e spericolati, dal guidare in modo pericoloso per se stessi e per gli altri.

Limiti velocità neopatentati: che cosa dice la legge?

La fonte di riferimento, com’è facile intuire, è il Codice della Strada, ovvero la normativa approvata con il Decreto Legislativo n. 285 del 1992. Pertanto abbiamo che, in tema di limiti di velocità per i neopatentati, al fine di tutelare al meglio l’incolumità e la sicurezza di tutti, entro i 3 anni dal superamento dell’esame per la patente, saranno operative soglie più rigide. Le patenti prese in considerazione dalla normativa sono le patenti di categoria A2, A, B1 e B; e varrà la regola per la quale il neopatentato non potrà superare la velocità di 100 km/h nelle autostrade; e 90 km/h nelle strade extraurbane principali. I veicoli oggetto dell’obbligo sono espressamente indicati e elencati nella normativa suddetta. In ogni caso, non sarà ammessa ignoranza per l’automobilista, dato che i limiti di velocità sono comunque ben evidenziati; sia in autostrada che nelle strade extraurbane, mediante grossi segnali.

Per ciò che riguarda, invece, i limiti di velocità in tutte le altre strade, varranno le stesse soglie previste in generale per la totalità degli automobilisti. Vale a dire 90 km/h sulle strade extraurbane secondarie e locali e 50 km/ nei centri abitati. È chiaro che la finalità di norme più rigide per chi come neopatentato, abbia ottenuto la patente da meno di 3 anni, è quella di prevenire casi di “abuso” dell’acceleratore in persone che, da poco al volante, vogliano provare l’ebbrezza dell’alta velocità, mettendo però a rischio la propria sicurezza e quella altrui.

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Quali sanzioni per i neopatentati?

A questo punto, vediamo cosa dice il Codice della Strada 2019 circa le sanzioni, in caso di violazione dei limiti suddetti. Anzitutto, nelle circostanze in cui siano superati i 100 Km/h in autostrada o i 90 km/h nelle strade extraurbane principali, la sanzione prevista è pecuniaria; ed è compresa tra un minimo di € 161 ed un massimo di € 647. Inoltre si applica la sospensione della validità della patente di guida per un lasso di tempo tra i due e gli otto mesi.

Non è però finita qui. La legge, infatti, dispone che ai neopatentati indisciplinati siano applicate, in via aggiuntiva, anche le multe previste in generale per il superamento del limite di velocità. Facciamo qualche rapido esempio. Se il guidatore supera i limiti massimi di velocità (su una qualsiasi strada) di non oltre 10 km/h, scatterà anche la multa tra un valore minimo di € 41 ed uno massimo di € 169. Nei casi più gravi, relativi al superamento dei limiti oltre i 60 km/h (su qualunque strada), sarà applicata una multa molto pesante, oscillante tra i € 829 e i € 3.316; nonché la sospensione della patente di guida da sei a dodici mesi. Addirittura, se entro 24 mesi, sono superati per due volte i limiti di velocità di oltre 60 km/h, oltre alla multa, seguirà la revoca della patente.

In tutti questi casi, insomma, saranno applicati due tipi diversi di multa, uno legato alla condotta da neopatentato; l’altro legato alle previsioni generali per tutti gli automobilisti. In conclusione, la legge dispone la decurtazione raddoppiata dei punti patente, laddove l’infrazione sia commessa entro i 3 anni dall’ottenimento dell’abilitazione alla guida.

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L'autore: Claudio Garau

Laureato in Legge presso l'Università degli Studi di Genova e con un background nel settore legale di vari enti e realtà locali. Ha altresì conseguito la qualifica di conciliatore civile. Esperto di tematiche giuridiche legate all'attualità, cura l'area Diritto per Termometro Politico.
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