Quanto guadagna una Baby sitter in Italia: stipendio e qualifiche

Pubblicato il 30 Dicembre 2019 alle 13:06 Autore: Guglielmo Sano

Uno dei mestieri più diffusi tra i giovani ma che necessita comunque di specifiche qualità e competenze. Ecco quanto guadagna un baby sitter

Statuetta baby sitter
Quanto guadagna una Baby sitter in Italia: stipendio e qualifiche

Uno dei mestieri più diffusi tra i giovani ma che necessita comunque di specifiche qualità e competenze. Ecco quanto guadagna un baby sitter.

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Non si tratta solo di passare una serata a far compagnia ai figli di qualcun altro, infatti, il baby sitter può rivelarsi un mestiere molto più complicato di quanto si pensi. Infatti, per prendersi cura di uno o magari più bambini è necessario avere delle competenze specifiche che sarebbe meglio acquisire attraverso un apposito percorso di studi (in pedagogia, per esempio, o in scienze della formazione primaria). Inoltre, è consigliabile prima di dedicarsi a questa professione studiare le tecniche di primo soccorso, Manovra di Heimlich e massaggio cardiaco in primis.

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Inoltre, un baby sitter potrebbe trovarsi a dover accompagnare e riprendere i bambini a scuola, ad aiutarli con i compiti, a preparargli il pranzo o la merenda oppure se il bambino è ancora piccolo potrebbe dovergli dare il biberon e cambiargli il pannolino. Tanto per sottolineare ancora una volta come si tratti di più di una semplice occupazione di ripiego.

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Quanto si guadagna?

Il lavoro di baby sitter è regolato dal Contratto collettivo del lavoro domestico: in generale, la paga oraria varia a seconda dei casi anche se mediamente è di 8 euro all’ora. Tuttavia, in base alle mansioni extra svolte (le pulizie, per esempio, o il doposcuola) sarebbero da applicare delle maggiorazioni (uno-due euro in più); delle maggiorazioni alla paga oraria si dovrebbero aggiungere, oltre che per l’esperienza maturata, anche per ogni bambino – successivo al primo – di cui dovrà prendersi cura e per il lavoro notturno (50% in più rispetto alla paga oraria) o per quello prestato nel weekend (60% in più rispetto alla paga oraria). Un baby sitter può anche richiedere il rimborso delle spese sostenute per gli spostamenti verso il luogo di lavoro.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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