Reddito di cittadinanza: sospensione pagamento marzo per Coronavirus?

Pubblicato il 14 Marzo 2020 alle 15:23 Autore: Guglielmo Sano

Come per stipendi e pensioni, durante l’emergenza legata alla diffusione del coronavirus, aumentano le domande anche sul Reddito di cittadinanza

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Reddito di cittadinanza: sospensione pagamento marzo per Coronavirus?

Come per stipendi e pensioni, durante l’emergenza legata alla diffusione del coronavirus, aumentano le domande anche sul Reddito di cittadinanza. Ci sono problemi a proposito dell’erogazione del beneficio a marzo 2020?

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Reddito di cittadinanza: pagamenti sospesi a marzo?

In questo momento tutti gli uffici pubblici stanno subendo una riduzione dei propri organici a causa dell’emergenza legata alla diffusione del nuovo coronavirus. Detto ciò, anche se le carenze di personale possano causare delle criticità nel disbrigo delle pratiche nonostante la possibilità di lavorare da remoto, niente lascia pensare a una sospensione dei pagamenti relativi al Reddito di cittadinanza, almeno per quanto riguarda la rata di marzo 2020 che, come di consueto, dovrebbe essere erogata a partire da giorno 27.

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Rata di febbraio in ritardo. Perché?

Tuttavia, la stampa specializzata ha riferito in questi giorni di diverse famiglie che non hanno ancora ricevuto la rata di febbraio 2020 del Reddito di cittadinanza. In molti casi, però, si tratta di nuclei che non hanno provveduto all’aggiornamento dell’Isee entro il 31 gennaio 2020; invece, negli altri casi è probabile che il ritardo sia da imputare al ricalcolo degli assegni determinato proprio in virtù dell’aggiornamento dell’Isee che, appunto a causa delle carenze di personale dovute alle limitazioni imposte per via dell’epidemia, sembrano impiegare più tempo del previsto.

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Secondo alcune indiscrezioni gli accrediti degli arretrati dovrebbero cominciare a scattare tra il 15 e il 17 marzo, secondo altre i pagamenti delle scorse rate potrebbero avvenire contestualmente al pagamento di quella di marzo. D’altra parte, non vi è traccia di alcuna comunicazione ufficiale sul punto da parte dell’Inps: di fatto, i pagamenti delle rate sono da considerarsi rinviati a data da destinarsi.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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