Gennaio caldo per Berlusconi

Pubblicato il 7 Gennaio 2011 alle 01:29 Autore: Francesca Petrini

Ad ogni modo, tappa fondamentale di questo gennaio “caldo”, e pericoloso per il futuro stesso del governo, sembra essere quella dell’11 gennaio, data in cui, oltre ad essere atteso il giudizio della Consulta sulla costituzionalità del legittimo impedimento è previsto l’incontro tra il Ministro per la Semplificazione, Roberto Calderoli, ed i relatori di maggioranza, Enrico La Loggia (Pdl), e di minoranza, Massimo Barbolini (Pd), al fine di trovare un accordo sul decreto attuativo del federalismo fiscale che assegna ai sindaci il gettito dei tributi immobiliari, crea un’imposta municipale unica sulla casa e si introduce la tanto discussa “cedolare secca” sugli affitti. Se nella bicamerale dovesse verificarsi un pareggio, ciò significherebbe sì una bocciatura del provvedimento, ma non tale da impedire al governo di portare il decreto in Consiglio dei Ministri per il via libera definitivo, dopo aver presentato una relazione motivata in Parlamento: questa determinerebbe uno slittamento di uno o due mesi, probabilmente “insopportabile” per la Lega. In attesa degli sviluppi futuri, si ricordi che, a differenza di quanto avvenuto per i primi due decreti già approvati in via definitiva (ovvero quello sul federalismo demaniale e quello su “Roma capitale”) anche a fronte del ricatto sulle elezioni anticipate della Lega, non è detto che il governo riesca questa volta ad ottenere l’astensione, e dunque l’“appoggio”, di Pd ed Idv, che in effetti hanno votato contro quando si è trattato del decreto legislativo sui fabbisogni standard di Comuni e Province.

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L'autore: Francesca Petrini

Dottoranda in Teoria dello Stato e istituzioni politiche comparte, si è laureata in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali ed ha conseguito il titolo di Master di II livello in Istituzioni parlamentari per consulenti d´Assemblea.
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