Pensioni ultime notizie: aumento minime a 780 euro è fattibile?

Pubblicato il 10 Luglio 2020 alle 07:59
Aggiornato il: 17 Luglio 2020 alle 18:59
Autore: Daniele Sforza

Pensioni ultime notizie: si parla spesso di un incremento degli importi sugli assegni delle minime ma il rialzo a 780 euro è veramente fattibile?

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Pensioni ultime notizie: aumento minime a 780 euro è fattibile?

Pensioni ultime notizie: negli ultimi giorni si è parlato molto degli assegni di invalidità, con un incremento sugli assegni che sarà garantito per chi ha una percentuale di invalidità al 100% (mentre sorgono alcune polemiche per gli invalidi dal 74% al 99%, ne abbiamo parlato in questo articolo). Tale aumento è arrivato dopo la pronuncia della Corte Costituzionale con la recente sentenza del 23 giugno 2020, che ha di fatto stabilito che la quota erogata finora non è dignitosa e viola i principi costituzionali. Si parla spesso anche di aumento delle pensioni minime e ultimamente si sta accennando alla possibilità di equiparare questo aumento alla soglia massima prevista dalla pensione di cittadinanza, e quindi di un aumento fino a 780 euro.

Pensioni ultime notizie: aumento minime, la proposta

Per il 2020 l’importo della pensione minima ammonta a 515,58 euro per 13 mensilità. Anche a fronte della precaria situazione economica che seguirà all’emergenza sanitaria, si sta chiedendo da più fronti un aumento delle minime, con “allaccio” alla quota del Reddito/Pensione di Cittadinanza. Questa proposta è stata lanciata da diversi sindacati e firmata di recente dal presidente della Coldiretti Sardegna, Battista Cualbu. Nella proposta si evince che questo aumento sarebbe necessario in virtù del fatto che le persone anziane sono quelle più esposte al rischio di contrarre il virus e quindi la loro autotutela li porta spesso a isolarsi, con conseguenze sia sotto l’aspetto sociale sia sotto quello economico.

L’aumento delle pensioni minime a 780 euro sarebbe tuttavia provvisorio e riguarderebbe prevalentemente le quattro mensilità in cui l’Italia è stata bloccata a causa del virus, quindi dal mese di marzo a quello di giugno, ovvero lo stesso periodo in cui sono stati corrisposti gli altri bonus.

Tuttavia va detto anche, al fine di evitare facili illusioni, che la proposta, per ora, non sembra trovare molti spiragli di realizzazione da parte della politica, già alle prese con il difficile equilibrio tra precarietà delle risorse e rilancio economico del Paese.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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