AGCom settembre, il peso degli scandali sul pluralismo dell’informazione

Pubblicato il 24 Ottobre 2012 alle 17:25 Autore: Matteo Patané

Passando all‘analisi per area politica, emerge un altro fattore di non trascurabile importante: come era lecito attendersi, il centrodestra è dominante in questo tipo di analisi, ai massimi del 2012, e ruba in maniera più o meno uniforme da tutte le altre parti politiche, con una sola eccezione: la voce “altro”; in questa voce è tuttavia conteggiato il MoVimento 5 Stelle, che quindi sembra essere l’unica area politica che riesce a rafforzarsi in termini di presenza televisiva in questo frangente.
Seppure inaspettato, il fatto ha forti motivazioni nell’aura anti-casta che avvolge la formazione grillina, e quindi una sua sovraesposizione mediatica in un mese dominato da episodi di corruzione e malcostume appare in effetti scontato. Vi sono tuttavia aspetti rilevanti in questo fenomeno anche in chiave elettorale: è ormai assodato il flusso di voti che dal centrodestra si dirige verso il MoVimento 5 Stelle, ma proprio perché la televisione è uno dei motori elettorali più potenti non è da escludere che proprio questa presenza televisiva dei grillini possa essere una delle concause di un simile travaso di voti.

A livello di spaccato per singoli telegiornali, è rilevante osservare come il centrodestra abbia avuto massimo risalto su RepTV30, Studio Aperto e Rainews24: come nel caso dell’analisi precedente, si tratta ancora di due telegiornali storicamente schierati per il centrosinistra.
La destra leghista ha avuto i suoi migliori risultati su TG1 e TG2, così come il centro moderato; il centrosinistra ha i suoi centri in Rainews e MTVFlash mentre il MoVimento 5 Stelle ha impazzato su Studio Aperto e TGCOM.

Dati AGCom 2012 aggregati per mese

Sicuramente, i dati di settembre si pongono in una anomalia, rispetto alla normale suddivisione del tempo politico, simile a quella dello scandalo leghista dei primi mesi dell’anno; gli strascichi, tuttavia, saranno sicuramente più prolungati nel tempo e diventerà pertanto interessante seguirne l’evoluzione in rapporto agli altri grandi temi dei mesi che seguiranno: le primarie del centrosinistra e la legge di stabilità.

L'autore: Matteo Patané

Nato nel 1982 ad Acqui Terme (AL), ha vissuto a Nizza Monferrato (AT) fino ai diciotto anni, quando si è trasferito a Torino per frequentare il Politecnico. Laureato nel 2007 in Ingegneria Telematica lavora a Torino come consulente informatico. Tra i suoi hobby spiccano il ciclismo e la lettura, oltre naturalmente all'analisi politica. Il suo blog personale è Città democratica.
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