Monti e lo spauracchio Grillo da allontanare

Pubblicato il 11 Febbraio 2013 alle 12:07 Autore: Livio Ricciardelli

Addirittura fonti quanto mai pessimistiche d’impronta montiana temono una coalizione non solo superata da Grillo, ma addirittura sotto al 10%. Lo scenario è improbabile, ma ha un elemento di novità. Il non raggiungimento di questa soglia infatti porterebbe al 4% la soglia di sbarramento per le forze politiche che si candidano alla Camera dei Deputati. Con un Udc nettamente sotto al 4% e un Fli addirittura sotto al 2% solo Scelta Civica con Molti potrebbe accedere agli scranni di Montecitorio.

Così una campagna in cui Monti faceva la “colomba” e Casini il “falco” nei confronti del rapporto col Pd, lo scenario si è ribaltato fino a portare, da quel che si evince tramite indiscrezioni, Casini ai ferri corti con Monti e quanto mai attivo sul territorio per salvare la sua pattuglia dell’Udc a Montecitorio. Quella stessa pattuglia che senz’altro appare in questa fase come la più grande vittima elettorale della nascita di Scelta Civica.

Da qui ragionamenti sul valore aggiunto dato da Monti a questo schieramento centrista che se sul fronte internazionale senz’altro ha aiutato ad accreditare quelle stesse formazioni politiche di impronta casiniana e finiana (Obama tifa per Monti) dall’altro lato rischiano di portare la coalizione tutta a dei livelli percentuali alla portata anche senza l’autorevole presenza del Professore.

L'autore: Livio Ricciardelli

Nato a Roma, laureato in Scienze Politiche presso l'Università Roma Tre e giornalista pubblicista. Da sempre vero e proprio drogato di politica, cura per Termometro Politico la rubrica “Settimana Politica”, in cui fa il punto dello stato dei rapporti tra le forze in campo, cercando di cogliere il grande dilemma del nostro tempo: dove va la politica. Su Twitter è @RichardDaley
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