Il Megafono di Bersani

Pubblicato il 13 Febbraio 2013 alle 11:12 Autore: Redazione
rosario crocetta sicilia

Il suo nome ai più dice ben poco, ma il Megafono-Lista Crocetta può essere la vera sorpresa delle prossime elezioni del 24-25 febbraio

Presente solamente al Senato in Sicilia la lista Megafono è la lista direttamente collegata al movimento del neoeletto presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta, che in poco più di 3 mesi ha messo a soqquadro le logiche della politica siciliana, dapprima sbaragliando gli avversari alle elezioni grazie al sempre confermato laboratorio politico siciliano , dove Pd e Udc vanno insieme anticipando le mosse nazionali Bersani-Monti, poi creando la giunta più svincolata dai partiti che la storia siciliana ricordi , cosa che ha mandato in bestia notabili e potenti capicorrente del Partito Democratico (il partito di Crocetta).

Dalle elezioni di ottobre uscì fuori un Parlamento Siciliano frastagliato e senza una maggioranza a sostegno del governo, Crocetta non si è perso assolutamente d’animo e fra un sostegno esterno della folta pattuglia del Movimento 5 stelle e un avvicinamento di un deputato oggi e un deputato domani, oggi all’ARS vi è una maggioranza assoluta per il governatore siciliano
Eletto con il dubbio dell’inciucio di un patto nascosto con Lombardo e Miccichè, il governo Crocetta si è caratterizzato fin da subito in netta discontinuità dal suo predecessore, tagliando tutti i ponti, eliminando le svariate consulenze e gli strapagati dirigenti esterni che hanno caratterizzato gli anni di governo Lombardo e che di certo non hanno brillato per efficienza andando a vedere i dati sulla spesa dei fondi UE per la Sicilia.

crocetta
Ha creato una giunta quanto più a sua immagine e somiglianza, facendo capire a tutti che sarebbe stato lui a tenere le carte in mano e non i partiti che lo hanno sostenuto; proprio questo piglio iniziale ha affascinato dapprima tanti amministratori locali e semplici cittadini, che in campagna elettorale guardavano con curiosità l’ex sindaco di Gela, cominciando ad ingrossare le fila degli estimatori del Presidente e del suo movimento, guidato a Palermo dalla giovanissima assessore regionale alla Pubblica Istruzione e Formazione Professionale Nelli Scilabra.
Arrivavano i Sindaci (tantissimi in tutta l’isola), ma non c’era la maggioranza in assemblea regionale, a quella ci hanno pensato alcuni politici di lungo corso, come l’ex Ministro Cardinale, che hanno intavolato trattative con deputati provenienti da diverse formazioni , arrivando a smembrare totalmente il gruppo Grande Sud (che passa da 5 a 1) e indebolendo gruppi come MPA-PDS dell’ormai arci nemico Raffaele Lombardo e togliendo deputati al Cantiere Popolare di Saverio Romano e alla Lista Musumeci, del principale competitor Nello Musumeci.

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