Mineo provoca Renzi: “Se sfiducia a Gentile io la voto”

Pubblicato il 3 Marzo 2014 alle 18:01 Autore: Redazione
Corradino Mineo e quella telefonata con Matteo Renzi

“Gentile si deve dimettere”: a dirlo è Corradino Mineo, senatore PD, oggi al programma di Radio2 ‘Un Giorno da Pecora’. Il senatore democratico conferma che se verrà presentata una mozione di sfiducia nei confronti del sottosegretario di Ncd lui voterà a favore:“Sì, purtroppo sì, voterò la sfiducia a Gentile, anche se forse per questo mi sbatteranno fuori dal partito”. Mineo fa poi alcune considerazioni sul centrosinistra italiano “La sinistra si è distrutta, il PD non è più il PD ma è il PDR”. E cosa sarebbe il PDR? “Il Partito di Renzi, il partito della Rivoluzione”. Il senatore Pd commenta poi l’articolo su di lui pubblicato da Grillo in cui appare come “giornalista del giorno”. “Io nella lista nera di Grillo? Sono contento, io li provoco e loro ci cadono come fessacchiotti. Li provoco perché voglio capire lo schema di questi cento, duecento o trecento che hanno il lavoro diviso e seguono ciascuno un pezzo di mondo politico, insultandolo. Poi li guardi, e su twitter hanno zero follower.” Il senatore distingue i grillini in due categorie: “Ci sono alcuni che vogliono fare e che rispetto, altri che invece vogliono solo urlare, gli urlatori folli”. Un’urlatrice, spiega Mineo, è “la Taverna, per esempio: quando parla non so se ridere oppure pensare a come sia caduto in basso il Senato. Santangelo e Di Battista mi sembrano la rappresentazione dell’Italia che non vuole sapere”.

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