Gianfranco Fini riparte da Mirabello: “Con Liberadestra per costruire alternativa a Renzi”

Pubblicato il 15 Settembre 2014 alle 11:50 Autore: Emanuele Vena
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Gianfranco Fini torna in pista e, dopo il forfait dell’anno scorso, ricompare sul palco della 33/a edizione della Festa del Tricolore a Mirabello, location che nel 2010 segnò la svolta storica, con la nascita di ‘Futuro e Libertà per l’Italia’ e la fine del sodalizio ultradecennale con Silvio Berlusconi.

ALTERNATIVA A RENZI – Appena 200 le persone presenti in piazza, eppure Fini non si scompone: “Il centrodestra oggi è profondamente diviso, credo che la cosa più urgente da fare sia cercare di capire dove abbiamo sbagliato e cosa occorre fare per riconquistare la fiducia degli elettori rimasti delusi. Il distacco non è solo tra i partiti ma tra una fetta consistente della pubblica opinione”. Tra gli applausi del pubblico, Fini aggiunge: “Con Liberadestra vogliamo costruire un’alternativa al governo Renzi, che è Capitan Fracassa, non solo ha la sindrome dell’annuncite ma in quello che fa, poco, non dà risposte agli interessi della gente e alle aspettative di chi lo ha votato”.

APPUNTAMENTI FUTURI – L’ex presidente della Camera si dimostra però prudente, senza alcuna intenzione di accelerare i tempi: “Non ci interessano le Regionali. Ci diamo appuntamento qui tra un anno, dopo aver girato l’Italia e tireremo le somme se trasformare, e io farò di tutto perchè sia così, quest’associazione di volontari, in un partito politico. Io ci credo e lo spero ardentemente”. Con un grande obiettivo: “Ridare identità alla destra, rialzare una bandiera e per farlo dobbiamo ripartire dal basso dando voce a chi voce non ne ha. Tanti cittadini che oggi si sentono dimenticati, fanno politica in altro modo; occupandosi quotidianamente della vita”.

CRITICHE SU TWITTER – Gianfranco Fini utilizza anche il proprio account twitter – in cui riporta i punti chiave del suo intervento odierno alla trasmissione televisiva ‘Agorà Estate’ – non risparmiando critiche a partire dal premier Renzi. “Sembra un incrocio tra il pifferaio magico e capitan Fragassa”. E poi aggiunge: “L’operazione di Renzi con la nomina della Mogherini è fumo negli occhi”. Da Fini critiche anche al ministro Alfano, in merito alla gestione della vicenda Isis: “La posizione di un Paese serio è che non si tratta con i terroristi. Sono rimasto perplesso dalle parole del ministro Alfano. Bisogna chiarire se ci sono rischi per l’Italia”.

L'autore: Emanuele Vena

Lucano, classe ’84, laureato in Relazioni Internazionali presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Bologna e specializzato in Politica Internazionale e Diplomazia presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Padova. Appassionato di storia, politica e giornalismo, trascorre il tempo libero percuotendo amabilmente la sua batteria. Collabora con il Termometro Politico dal 2013. Durante il 2015 è stato anche redattore di politica estera presso IBTimes Italia. Su Twitter è @EmanueleVena
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