Mara Carfagna spinge per la lista unica del centrodestra ma quanto vale il simbolo di Forza Italia?

Pubblicato il 5 Gennaio 2016 alle 18:23 Autore: Giuseppe Spadaro
Silvio Berlusconi, Mara Carfagna, Lista unica del centrodestra, immagine di una manifestazione in piazza con le foto del Pdl e una di Forza Italia

Mara Carfagna e la realpolitik: una lista unica del centrodestra per essere competitivi col Pd e gli alleati. L’esponente di Forza Italia non usa giri di parole e parla della necessità, stante l’Italicum, di competere col centrosinistra anche a rischio di rinunciare al simbolo con cui è politicamente nata e cresciuta cioè quello di Forza Italia. Per Mara Carfana è necessario agire subito anche per evitare di condannare il movimento fondato da Silvio Berlusconi all’irrilevanza politica a cui sembra destinata secondo un trend negativo che appare agli occhi dei più inarrestabile. La proposta della lista unica del centrodestra da schierare in occasione delle prossime politiche potrebbe fare da apripista a quanto fatto trapelare da Berlusconi circa l’idea di affrontare le prossime elezioni comunali con liste civiche cercando di recuperare lo smalto perso in base a tutti i sondaggi da Forza Italia.

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Intervistata da Repubblica Mara Carfagna afferma: “sono visceralmente legata a un simbolo di cui dobbiamo essere fieri e a una storia che è la mia storia. Ma è arrivato il tempo di dare risposte agli italiani e essere pragmatici. Se l’Italicum (vedi nostro articolo che spiega come funziona la legge elettorale) resterà quel che è, quando si andrà al voto vedremo confluire sotto il simbolo Pd da Bersani a Bondi, da Verdini ad Alfano, una melassa indigesta”.

I simboli non sono fondamentali secondo Mara Carfagna che parlando del futuro dice: “ci dev’essere una lista di centrodestra, un’offerta politica che necessariamente non conterrà ne’ il simbolo di Forza Italia, ne’ della Lega o di Fratelli d’Italia”. “Anziché arrovellarci sui simboli, preoccupiamoci della necessità di federare tutte le forze alternative a Renzi attorno a un progetto comune. Simbolo e sigla verranno dopo”. Per Mara Carfana è necessario agire subito per non dare vantaggi ai partiti già riconosciuti dagli italiani”. Lista unica a beneficio della Lega soprattutto nell’ipotesi di una leadership da affidare a Matteo Salvini? Ecco la sua risposta: “mi sembra prematuro parlarne ora. Andrà chiesto al momento opportuno al nostro popolo”.

Quanto vale elettoralmente il simbolo di Forza Italia?

Lo scorso 17 Aprile 2015, a ridosso del turno di elezioni regionali-amministrative abbiamo chiesto a Giovanni Sasso di Proforma (agenzia di comunicazione specializzata in comunicazione politica) che peso elettorale ha il simbolo di Forza Italia. Riportiamo la risposta dell’esperto comunicatore Giovanni Sasso: “Un simbolo come Forza Italia, in una tornata elettorale, è importantissimo. Nessun nuovo simbolo, ancorché ancorato a candidati molto forti sul territorio, ha il tempo di radicarsi e di creare quell’empatia necessaria per sfondare. Non ho studi in tal senso, ma penso che il voto dato al simbolo, escludendo candidati consiglieri e presidente, possa valere, da solo, almeno un 3-4% di consenso elettorale”.

Toti: ricostruire il centrodestra nel 2016

Toti intervistato dal Messaggero punta sul 2016 come “anno di svolta” per ricostruire il centrodestra. “Le prossime elezioni saranno un passaggio aggregativo per arrivare ad una federazione. Non cadono nel deserto, il nostro percorso è già stato tracciato con la foto di Bologna. Se la squadra non scende in campo unita la sconfitta è certa”. “Forza Italia deve allargare al centro il consenso della coalizione, rimettendo insieme i delusi e chi non va più a votare, sfruttando senza rinunciare al proprio simbolo quelle esperienze civiche che nell’esplosione della seconda Repubblica sono orfane di un centro di gravità”. “La Lega, invece, fa benissimo ad aggregare un voto di protesta che altrimenti andrebbe a Grillo. E anche FdI ha una sua identità chiara”.

Commento di Gianfranco Rotondi

A commentare le parole del presidente della Regione Liguria è Gianfranco Rotondi: “Toti ha ragione: il centrodestra apra un cantiere per la lista unitaria e coinvolga tutti. Io sarò fedele a Silvio fino all’ultimo giorno del suo impegno politico, ma Rivoluzione Cristiana lavora anche per la possibilità di correre da sola alle elezioni politiche. Il centrodestra unito è auspicabile ma non obbligatorio”. Questa l’opinione del deputato di Forza Italia nonché fondatore del movimento politico Rivoluzione Cristiana.

Il peso di Forza Italia alle ultime elezioni europee, politiche e comunali

Forza Italia si è presentata alle ultime elezioni europee del 2014 raccogliendo il 16,81% dei consensi. Mentre alle precedenti elezioni politiche del 2013 si è presentata col simbolo del Popolo della Libertà raccogliendo un più lusinghiero 19,21%. Anche in occasione delle elezioni comunali in alcuni dei più importanti comuni italiani chiamati al voto nella prossima primavera anziché il simbolo di Forza Italia gli azzurri si sono presentanti col simbolo del Popolo delle Libertà. Ecco i risultati: nel 2011 si è votato a Milano Pdl 28,75%, Napoli Pdl 23,85%, Torino Pdl 18,29%. Mentre a Roma dove si è votato nel 2013 il Pdl ha raccolto il 19,21%. In tutti i casi, con o senza simbolo di Forza Italia, sarà molto difficile fare un confronto col risultato delle prossime elezioni.

L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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