Sondaggi elettorali Winpoll: col sistema tedesco l’asse Renzi-Berlusconi otterrebbe la maggioranza

Pubblicato il 6 Giugno 2017 alle 00:01 Autore: Emanuele Vena
sondaggi elettorali winpoll - distribuzione seggi camera al 4 giugno

Sondaggi elettorali Winpoll: col sistema tedesco l’asse Renzi-Berlusconi otterrebbe la maggioranza

Maggioranza risicata, ma concreta. E’ quella che emergerebbe da un asse tra PD e Forza Italia se si andasse a votare con il sistema tedesco. A dirlo è una simulazione condotta in base all’ultimo dei sondaggi elettorali effettuati da Winpoll per Huffington Post.

L’istituto veronese ha provato a tradurre in seggi le intenzioni di voto espresse dagli italiani. E il risultato potrebbe ridimensionare il paventato rischio di perdurante ingovernabilità.

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Sondaggi elettorali Winpoll: col sistema tedesco c’è la maggioranza PD-FI

Con il sistema in discussione, che i fautori dichiarano ispirato al modello tedesco, il PD otterrebbe 224 seggi alla Camera e 116 al Senato. A questi si aggiungerebbero quelli di Forza Italia, in grado di conquistare 96 scranni a Montecitorio e 47 a Palazzo Madama. La somma è presto fatta: l’asse PD-FI otterrebbe 320 seggi alla Camera, 4 in più della maggioranza assoluta. Ancora meglio andrebbe al Senato, con 163 seggi, 5 in più del quorum.

sondaggi elettorali winpoll - distribuzione seggi al 4 giugno col modello tedesco

Per Winpoll questa sarebbe l’unica maggioranza al momento praticabile. Un ipotetico “asse sovranista” tra M5S e Lega si fermerebbe infatti a 309 seggi alla Camera e 147 al Senato. Ovvero, poco sotto la maggioranza assoluta in entrambi i rami del Parlamento. Va anche detto che, al momento, in uno scenario di ingovernabilità un asse del genere sembra politicamente molto meno plausibile di quello tra PD e FI, nonostante l’insofferenza degli orlandiani verso uno scenario simile.

Sondaggi elettorali Winpoll: l’incognita Meloni

Sulla distribuzione dei seggi pende però l’incognita rappresentata da Fratelli d’Italia. Il partito guidato dalla Meloni nell’ultima rilevazione era dato al 4.5%. Un valore non molto lontano dalla soglia di sbarramento del 5%, il cui raggiungimento rimetterebbe tutto in discussione. Riducendo i seggi di tutti gli altri partiti e mettendo a serio rischio l’ipotetica maggioranza PD-FI.

Minori sembrano invece le chance di rientrare in corsa da parte dell’area a sinistra del PD. Con MDP, Sinistra Italiana e lista Pisapia che, al momento, avrebbero speranze di superare lo sbarramento solo nell’eventualità di fondersi in un’unica lista.

(Nota informativa: vedi in calce all’immagine interna all’articolo)

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L'autore: Emanuele Vena

Lucano, classe ’84, laureato in Relazioni Internazionali presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Bologna e specializzato in Politica Internazionale e Diplomazia presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Padova. Appassionato di storia, politica e giornalismo, trascorre il tempo libero percuotendo amabilmente la sua batteria. Collabora con il Termometro Politico dal 2013. Durante il 2015 è stato anche redattore di politica estera presso IBTimes Italia. Su Twitter è @EmanueleVena
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